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Alessandro Sallusti, chi sono i nemici dell'immunità di gregge

Alessandro Sallusti
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Quarantadue milioni di italiani vaccinati, di cui 28 milioni con una sola dose e 14 con due. Si poteva fare di più? Tutto si può fare certamente meglio, ma voglio spezzare una lancia a favore di chi nomi e colori politici poco mi importano in questo caso - ha diretto e organizzato quella che certamente è la più imponente operazione di protezione civile del dopoguerra. L'obiettivo del governo era di mettere al sicuro gli italiani nel più breve tempo possibile, il resto sono chiacchiere che appassionano gli addetti ai lavori e che non fanno che frastornare l'opinione pubblica.

 

I dati su base mondiale dimostrano che tutti i vaccini - assunti sia singolarmente che in mix - sono sicuri e che i rarissimi incidenti sono dovuti a circostanze eccezionali o errori umani, come la mancata presa d'atto di patologie in corso, difficilmente ripetibili. Come per le riaperture, non si può ora che procedere per «rischio calcolato». Guai a fermare le macchine aspettando che la comunità scientifica trovi una unanimità di giudizio che non potrà mai esserci, perché ormai è chiaro che gli scienziati sono come i politici, egocentrici che litigano tra di loro in continuazione e pieni di pregiudizi.

 

Faccio un esempio. Tre giorni fa il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità è apparso in tv alle cinque di pomeriggio per dire che va benissimo usare per il richiamo un vaccino diverso da quello usato per la prima dose. Bene, due ore dopo, ospite dalla Gruber, il professor Andrea Crisanti dell'Università di Padova ha sostenuto l'esatto contrario. Mettiamoci nei panni di Draghi, o se volete di Speranza o ancora del generale Figliuolo. A chi dovrebbero dare retta, possono aspettare che i due si mettano d'accordo?

Io penso di no, credo che il loro compito sia di vaccinare il più possibile, certo attenti a ciò che accade ma non inseguendo un inesistente rischio zero. L'unica cosa che davvero conta è arrivare alla famosa immunità di gregge prima che finisca l'effetto estate che come ormai accertato ostacola di suo la diffusione del virus. Ieri nuovo record: meno di mille positivi e solo 36 morti. Aspettando verità assolute andiamo avanti così, quelle relative stanno dando ottimi risultati.

 

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