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In Onda, Alessandro Sallusti e i "no vax criminali": "C'è chi non si vaccina per paura e poi ci sono i terrappiattisti"

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Il titolo di prima pagina di Libero di martedì, "Criminali no vax", ha scatenato un pandemonio nella galassia (fuori controllo) di chi rifiuta di vaccinarsi contro il Coronavirus o di esibire il Green pass. Una protesta "sempre legittima", spiega il direttore Alessandro Sallusti ospite di In Onda su La7, tranne quando questa diventa violenza cieca. Quello che purtroppo sta accadendo in questi giorni.

 

 

 

 

Dagli insulti sui social (Libero e i suoi giornalisti se ne sono presi a tonnellate) si passa alle minacce ai politici (nel mirino delle chat di Telegram ci sono anche Luigi Di Maio, Matteo Salvini e Giorgia Meloni) per finire poi con le botte, vere. L'infettivologo Matteo Bassetti, colpevole di essere pro-vaccino come praticamente tutto il mondo della scienza, è finito sotto scorta. Una giornalista di Rainews e uno di Repubblica sono stati malmenati in piazza per la sola "colpa" di fare delle domande ai manifestanti. E l'allerta è talmente alta (tra poche ore proveranno a bloccare la circolazione dei treni) dar far parlare al Viminale di "rischio eversivo". 

 

 

 



Proprio a questo faceva riferimento Libero, e Sallusti lo ribadisce in collegamento con David Parenzo e Concita De Gregorio. "La maggior parte dei non vaccinati penso che lo facciano non per questioni dogmatiche, ma per incoscienza, paura, furberia. Lì devi lavorare per convincerli, o magari costringerli. Se non hai il Green pass non puoi accedere a una serie di servizi e forse ti conviene averlo".

 

 

 

 

"Poi - prosegue Sallusti - c'è uno zoccolo duro che non riuscirai mai a convincerlo, neanche con la prova definitiva che i vaccini non fanno male. È come far cambiare idea a un terrapiattista. Dobbiamo tenere divise queste due fazioni ed evitare che la seconda prenda il comando delle operazioni di protesta. Siamo in democrazia, ma la protesta non è spaccare la testa a un giornalista o fare le liste di proscrizione".

 

 

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