Rosacea: luce alleata della salute del viso grazie alla tecnologia biofotonica
(Milano, 21 novembre 2018) - Milano, 21 novembre 2018 - L'arrivo del freddo porta con sé un peggioramento dei sintomi e dei segni della rosacea, malattia infiammatoria della pelle che si stima colpisca in Italia circa 3,2 milioni di persone e, nel mondo, oltre 415 milioni. Viso arrossato, eritema e pustole non rappresentano solo un disagio fisico per chi ne soffre, ma hanno anche un forte impatto da un punto di vista psicologico ed emotivo. La rosacea è una condizione cronica di cui non si conoscono con certezza le cause, mentre i fattori scatenanti possono essere esposizione al sole, cibo, alcol e, appunto, il freddo. Tra i trattamenti a cui ricorrono i dermatologi per trattare la malattia, quello basato sulla tecnologia biofotonica è il più recente e innovativo. Sviluppata dall'azienda multinazionale Kleresca, questa tecnologia utilizza l'energia luminosa fluorescente per stimolare il processo di autoriparazione della pelle e ridurre i segni e i sintomi della rosacea. È un'alternativa efficace ma meno invasiva rispetto ai trattamenti tradizionali e da pochi mesi è disponibile in Italia presso cliniche selezionate. Il trattamento aiuta a ridurre le infiammazioni, migliora la microvascolarizzazione attenuando l'eritema e il rossore, e affievolisce la sensazione di bruciore e di puntura che si manifesta con la rosacea. Più in generale, stimola una risposta di guarigione, migliorando salute e qualità della pelle. La tecnologia biofotonica si ispira alla fotosintesi e rappresenta un avanzamento innovativo nella fotobiomodulazione, che sfrutta l'effetto della luce per innescare i naturali processi biologici e di autoriparazione delle cellule della pelle. Il trattamento ideato da Kleresca combina la luce multi-LED con uno speciale gel fotoconvertitore per produrre energia luminosa fluorescente, che penetra delicatamente la cute. Dopo un'iniziale valutazione medica, un professionista esperto deterge la pelle del paziente e applica il gel che viene poi illuminato da una luce LED a lunghezza d'onda multipla per 9 minuti a sessione. Il trattamento è molto semplice, veloce e delicato. Non necessita di un tempo di riposo successivo alla seduta, al punto che si potrà applicare il trucco anche subito dopo la sessione. La terapia prevede un numero di sessioni consecutive in base alla gravità della condizione. Pertanto, il numero di sedute varia da paziente a paziente ed è soggetto alla valutazione dello specialista. Il trattamento può essere effettuato in tutti i periodi dell'anno, anche quando vi è un'elevata esposizione al sole. Non causa reazioni da fotosensibilità ed è adatto anche per pazienti che presentano un'elevata sensibilità cutanea. I pazienti che utilizzano il trattamento Kleresca riscontrano di solito sin dalle prime sessioni miglioramenti che andranno ad accentuarsi nel lungo periodo, man mano che i meccanismi di riparazione progrediscono nel corso della terapia. Effetti collaterali osservati in alcuni pazienti includono rossore, iperpigmentazione (abbronzatura di un'area della cute) e sbiancamento dei capelli. Sono stati transitori e non hanno richiesto l'intervento clinico. Se per gestire la rosacea la tecnologia biofotonica si pone come l'alternativa più promettente, rimane importante una tempestiva diagnosi di questa malattia. Come ricorda dottor Giuseppe Scarcella, specialista dermatologo basato a Verona, “la gravità della rosacea tende ad aumentare nel tempo e in presenza di alcuni fattori scatenanti: per questo motivo è fondamentale rivolgersi a un professionista il prima possibile per trattare la malattia precocemente”. Per maggiori informazioni: www.kleresca.it Contatti Alessia Biondaro - [email protected] - tel. 02 89054160