Schneider Electric: una ricerca rileva progressi, ostacoli e nuove opportunità delle grandi aziende che si impegnano per la sostenibilità
(Stezzano, 13 febbraio 2019) - • Lo studio 2019 Corporate Energy & Sustainability Progress Report, condotto in collaborazione con GreenBiz Research, rivela che la maggioranza delle corporation ha stabilito pubblicamente obiettivi di sostenibilità. • Meno ostacoli per accedere a capitale da investire se si dimostra il ritorno sull'investimento e la leadership si mette in gioco in prima persona. Ancora da migliorare la capacità di sfruttare i dati per ottenere più efficienza. Stezzano (Bergamo), 13 febbraio 2019 – Schneider Electric, il leader globale nella trasformazione digitale della gestione dell'energia e dell'automazione, ha reso pubblico lo studio 2019 Corporate Energy & Sustainability Progress Report, che guarda ai trend globali, alle barriere e alle opportunità che riguardano i programmi di gestione dell'energia e delle emissioni di anidride carbonica delle grandi imprese. Anche se i team responsabili di questi progetti hanno ancora difficoltà a reperire fondi e a sfruttare i dati, il report rivela che la maggioranza delle grandi aziende ha stabilito pubblicamente obiettivi di sostenibilità: lo sforzo per raggiungerli sta stimolando l'adozione di strategie e tecnologie innovative e sta aumentando la percezione del valore della conservazione ambientale e della lotta al cambiamento climatico. Lo studio è stato realizzato da GreenBiz Research tramite un questionario, coinvolgendo 300 responsabili per l'energia e la sostenibilità in grandi aziende (oltre 100 milioni di dollari di ricavo annuale) di tutto il mondo. “Oggi più che mai chi guida le aziende capisce di dover prendere le redini e far pesare il proprio ruolo in uno scenario energetico e ambientale che è in evoluzione” ha commentato Jean-Pascal Tricoire, Presidente e CEO di Schneider Electric. “Essere consumatori passivi è uno svantaggio operative e competitivo. Per questo, a prescindere da regolamenti e mandate, le aziende stanno adottando in modo aggressivo strategie per tagliare le emissioni, aumentare l'efficienza, mettere l'energia a servizio del pianeta e del loro bilancio”. Fare un passo avanti e mettersi in gioco: la scelta della maggioranza, Europa più “virtuosa” Ridurre consumo di energia, emissioni di gas serra, produzione di rifiuti sono impegni che le aziende prendono anche a prescindere dalla necessità di adeguarsi a specifiche normative. La principale motivazione addotta per la scelta di impegnarsi pubblicamente è la preoccupazione per l'ambiente (59%), cosa che viene prima anche delle considerazioni di tipo finanziario (52%). - Quasi il 60% delle aziende coinvolte nello studio ha obiettivi di sostenibilità pubblicamente condivisi con clienti, investitori e mercato; un ulteriore 9% sta valutando di fare la stessa cosa nel prossimo futuro. - Le aziende basate in Europa stabiliscono pubblicamente i loro obiettivi più spesso delle aziende nord americane (il 65% vs il 58%) e in generale le aziende attive su scala mondiale sono alla testa del cambiamento. - Le aziende pubblicamente impegnate hanno maggiore probabilità di adottare tecnologie evolute come l'utilizzo di energie rinnovabili prodotte onsite o offsite, batterie di accumulo, mobilità elettrica. - Il 28% delle grandi aziende ha obiettivi specifici e ambiziosi e si è unita a iniziative di valore quali RE100, science-based targets e zero waste to landfill. Finanziare la sostenibilità con investimenti tradizionali e innovativi La ricerca rivela che le aziende stanno guardando con attenzione a scelte non tradizionali. Le iniziative per l'efficienza energetica predominano, ma lo studio rileva una grande attenzione per le rinnovabili: il 52% delle aziende produce energie rinnovabili on-site, il 40% ha contratti di acquisto di energie rinnovabili off-site e il 34% usa certificati di attribuzione energetica per controbilanciare le emissioni derivate dall'elettricità che comprano e consumano (emissioni di scopo 2). Trovare fondi per investire in sostenibilità non è mai stato semplice, ma la mancanza di capitale non è un ostacolo così significativo quanto sembra. Dallo studio emerge che i fattori chiave per assicurarsi i fondi sono due: la capacità di dimostrare ritorno sull'investimento e il coinvolgimento diretto della leadership. Solo il 10% degli interpellati ha identificato nella disponibilità di capitale in generale la motivazione primaria per cui i programmi sono approvati e finanziati. Dati disponibili ma è necessario poterli utilizzare in modo condiviso Le aziende interpellate oggi dispongono di una grande quantità di dati: la loro scarsa affidabilità, l'incompletezza, la difficoltà a condividere informazioni tra vari dipartimenti sono nonostante ciò problemi sentiti, che limitano il ritorno sull'investimento di progetti in sostenibilità. Lo studio rileva che: • in media, le aziende raccolgono dati da almeno tre fonti diverse• la fonte più usata è la “bolletta” energetica, seguita dai sistemi di gestione dell'energia; purtroppol il 52% usa ancora semplici fogli di calcolo per raccogliere i dati e solo il 18% delle aziende ottiene dati energetici catturati da componenti connessi IoT • I più comuni ostacoli all'utilizzo efficace dei dati sono nel 48% dei casi l'inaffidabilità e l'incompletezza dei dati; strumenti non sufficienti nel 41% dei casi; mancanza di competenze interne nel 40%. • Solo il 22% delle aziende condivide tutti i dati relativa energia e sostenibilità nei vari dipartimenti – il 58% ne condivide alcuni e il 21% non ne condivide affatto. • Per maggiori informazioni e scaricare il report completo visitare insights.se.com. Per informarsi sui trend dell'energia e della sostenibilità e sulle best practice, visitare il sito Perspectives o seguire su twitter @SchneiderESS. Lo studio Corporate Energy & Sustainability Progress Report è stato sviluppato per capire come le grandi organizzazioni acquistano energia dalle utility, come gestiscono la domanda, come usano i dati, come sviluppano e finanziano programmi per l'efficienza e la riduzione di emissioni. I dati del report sono frutto di un questionario proposto via web e di interviste telefoniche condotte da GreenBiz Resarch. Hanno partecipato 299 professionisti responsabili di procurement, operations, sostenibilità – a tutti i livelli, dal livello individuale al board di direzione. Le aziende coinvolte nello studio rappresentano sette segmenti: real estate commerciale, istruzione, finanza e banche, sanità e biotech, industria e trasporti, commercio e ospitalità, tecnologia. Chi è Schneider ElectricSchneider Electric guida la trasformazione digitale della gestione dell'energia e dell'automazione nelle abitazioni, negli edifici, nei data center, nelle infrastrutture e nelle industrie. Presente in oltre 100 paesi del mondo, Schneider è leader indiscusso nei settori della distribuzione elettrica in media e bassa tensione, protezione dell'alimentazione elettrica e nei sistemi di automazione, ed offre soluzioni integrate per l'efficienza basate sulla combinazione di energia, automazione e software. Nel nostro ecosistema globale, collaboriamo con la più grande comunità di partner, integratori e sviluppatori, che operano sulla nostra piattaforma aperta per fornire ai clienti capacità di controllo in tempo reale ed efficienza operativa. Crediamo che grandi collaboratori e partner rendano Schneider una grande azienda e che il nostro impegno per l'innovazione, la diversità e la sostenibilità permetta di realizzare per tutti, ovunque e in ogni momento la nostra promessa: Life Is On. www.se.com/it Seguici sugli account italianiTwitter, Facebook e Youtube Segui i nostri account globali su: LinkedIn, Google Plus, Instagram, Blog Hashtag: #Sostenibilità #EfficienzaEnergetica #ClimateAction #LifeIsOn #SchneiderElectric