Come le banche digitali stanno rivoluzionando il mercato bancario
(Milano, 20/07/2019) - Tra i tanti settori che la tecnologia ha rivoluzionato negli ultimi decenni, compare senza ombra di dubbio anche quello bancario, considerato da sempre un ambito nel quale era ritenuto indispensabile il rapporto diretto tra fornitore e fruitore dei servizi. Entrato in sordina a metà degli anni Ottanta con l'arrivo in Italia dei primi sportelli bancomat, destinati unicamente al prelevamento di contante e all'indicazione del saldo, il self banking si è diffuso meno rapidamente di altre innovazioni tecnologiche per avere avuto, in seguito, un vero e proprio boom dopo l'introduzione delle app per smartphone. Le percentuali degli utilizzatori sono in continua crescita, tenuto conto del fatto che l'internet banking non preclude - all'occorrenza - il recarsi personalmente in banca per svolgere operazioni particolari o per avere consulenza personalizzata e specifica. Secondo recenti sondaggi condotti da CheBanca!, istituto online del gruppo Mediobanca, la maggior parte delle operazioni eseguite dai correntisti riguarda la verifica dell'estratto conto e le diverse disposizioni di pagamento, quali bonifici, bollette e ricariche telefoniche, mentre finanziamenti e investimenti continuano ad essere sviluppati prevalentemente allo sportello. Oggigiorno sono presenti sul mercato sia banche esclusivamente digitali, che si appoggiano a filiali tradizionali per le poche operazioni che non si possono eseguire via Internet (quasi esclusivamente versamenti di contante o assegni), e sia emanazioni online di banche tradizionali. I vantaggi della banca digitale La banca digitale rappresenta un'evoluzione dell'internet banking, dal momento che fornisce la possibilità di lavorare esclusivamente online per qualsiasi tipo di pratica, anche dall'estero, mediante l'utilizzo della cosiddetta firma digitale. Considerato che la stragrande maggioranza delle operazioni svolte dalla clientela retail può essere comodamente eseguita tramite la tastiera del computer o dello smartphone - trattandosi soprattutto di prelevamenti, bonifici, pagamenti vari e controllo delle spese effettuate con le carte di credito o debito - i vantaggi di un tale sistema sono facilmente intuibili: l'eliminazione delle code agli sportelli, la praticità di gestire in proprio l'operazione e la possibilità di effettuarla anche al di fuori dei normali orari di apertura, il tutto a un costo generalmente inferiore a quello di un conto corrente tradizionale. Il risparmio di tempo è senz'altro l'aspetto che più caratterizza la banca digitale, sia per i privati che - anche e soprattutto - per le aziende: lo spostamento fisico necessario per recarsi presso lo sportello e l'attesa del proprio turno sono ora sostituiti dai pochi click necessari per svolgere quasi ogni operazione senza dover uscire dall'ufficio. L'evoluzione del sistema è rapida e continua anche nell'importantissimo ambito della sicurezza informatica e, nel giro di pochi anni, si è passati dall'uso degli apparecchietti che generavano codici numerici per la conferma delle operazioni dispositive, all'utilizzo di autorizzazioni tramite app o SMS su smartphone, consentendo così l'uso di un solo supporto per soddisfare praticamente ogni necessità operativa. L'informatizzazione dei servizi bancari rappresenta un vantaggio anche per gli istituti di credito, che possono ridurre sensibilmente i costi del personale di sportello e raggiungere ovunque i potenziali clienti, senza la (costosa) necessità di aprire e gestire filiali tradizionali, offrendo nel contempo una serie di servizi aggiuntivi che non sarebbero gestibili senza l'ausilio della tecnologia: basti pensare ai servizi di pagamento virtuale creati in collaborazione con Samsung e con Google, o la possibilità di accedere alla metropolitana usando la carta contactless o l'app della banca sullo smartphone, con addebito diretto sulla carta di credito o di debito. La rivoluzione digitale del mercato bancario La tecnologia avanza con sempre maggior rapidità e, non appena acquisita un'innovazione, ecco che ne viene proposta subito una migliore e più aggiornata; questa velocità, a cui ormai siamo abituati, non deve però andare a discapito della sicurezza, soprattutto quando si parla di rapporti bancari e dei rischi a cui possono essere soggetti i dati e i soldi dei correntisti. La tutela degli utenti sarà una priorità imprescindibile a fronte dell'entrata in vigore della Payment Services Directive 2 (PSD2), una direttiva promulgata dall'Unione Europea all'inizio del 2018 che apre il mercato dei pagamenti elettronici - ma non solo - a soggetti terzi rispetto al tradizionale mondo finanziario. L'obiettivo della PSD2 è quello di incentivare lo sviluppo di un nuovo mercato dei pagamenti al dettaglio, avvantaggiando gli utenti sotto il profilo dei costi e dell'accessibilità ai servizi digitali connessi ed eliminando, in molti casi, il peso delle intermediazioni grazie al cosiddetto Open Banking. La principale innovazione introdotta dalla direttiva europea riguarda la creazione di un contesto nel quale banche tradizionali e nuovi soggetti autorizzati dalla PSD2 - tra cui le società emittenti carte di credito, PayPal e operatori digitali come Google - forniranno agli utenti la possibilità di operare con la massima semplicità e sicurezza mediante una più ampia condivisione delle informazioni finanziarie, sempre previa autorizzazione da parte del correntista.L'Open banking darà anche a soggetti terzi la possibilità di accedere ai dati bancari e fornire nuovi prodotti e servizi, consentendo così di gestire i propri soldi anche tramite piattaforme come per esempio i principali social network. Questo nuovo settore prende il nome di fintech, vale a dire innovazione tecnologica nel mondo finanziario, e molte aziende in Italia e, soprattutto, all'estero hanno già iniziato ad affrontarlo anche in previsione degli enormi spazi di crescita a disposizione: le startup fintech già sul mercato propongono infatti soluzioni alternative ai finanziamenti bancari mediante strumenti come il crowdfunding (raccolta di fondi online in cambio di quote societarie) o il P2P lending (prestiti tra privati senza l'intervento delle banche). I più diffusi servizi bancari digitali Senza sconfinare in nuove realtà finanziarie che non sono ancora alla portata di tutti, moltissimi servizi digitali sono presenti sul mercato già da tempo e utilizzati quotidianamente da milioni di cittadini; in particolare, i conti correnti online e le carte gratuite prepagate. Il primo istituto interamente online in Italia è stato Banca Mediolanum, che nel 1997 ha aperto il mercato della “banca senza sportelli” ma che oggi sembra preistoria di fronte alle nuove realtà finanziarie.Hype, N26 oppureMonese(in Italia) sono istituti interamente digitali che consentono di aprire un conto e gestire i propri soldi solo mediante smartphone, a costi ridottissimi e senza particolari vincoli, proponendo incentivi come il cashback sugli acquisti effettuati tramite app (cioè il ristorno di una parte della spesa per un utilizzo futuro) o la gratuità del conto e delle carte. L'operatività è semplice e intuitiva, disponibile nel caso di Hype anche per minorenni a partire dai 12 anni, ma in pratica si tratta di conti di deposito mediante i quali si possono effettuare le operazioni basilari, dovendo però sempre contare su altri supporti più tradizionali per rifornire di denaro il conto o la carta. Le stesse carte di credito hanno avuto una rapida evoluzione e si sono trasformate da semplici strumenti di pagamento, riservate a pochi, in veri e propri conti correnti portatili su cui ricevere bonifici o domiciliare le bollette; oggi sono molto diffuse le prepagate, che non sono effettivi strumenti di credito ma solo depositi di denaro da utilizzare per acquisti e prelevamenti presso gli sportelli bancomat. La maggior parte di queste carte non prevede il pagamento di un canone o di un costo di emissione, risultando quindi gratuite e particolarmente utili per le transazioni online, ormai diffusissime per acquisti di ogni genere, e per fornire ai minorenni un pratico sostituto dei contanti e uno strumento con cui avvicinarsi gradualmente alle funzionalità finanziarie più complesse. Scomparso ormai da decenni il periodo in cui le banche erano istituzioni immobili nella loro funzione di raccolta e utilizzo del denaro - durante il quale era semplicemente impensabile immaginare che un istituto di credito potesse proporsi tramite pubblicità televisive o radiofoniche - oggi il settore finanziario si è trasformato a seguito anche di fusioni e concentrazioni dovute alla necessità di occupare sempre più quote di mercato. La concorrenza ha portato le banche tradizionali a proporsi maggiormente tramite i media, sponsorizzando eventi sportivi o musicali al pari di qualsiasi azienda commerciale; le banche digitali hanno invece visto la luce durante questo momento di trasformazione anche culturale degli istituti di credito, e fin da subito hanno cominciato a pubblicizzare massicciamente i propri servizi finanziari ed economici. Si è creato in questo modo un mercato concorrenziale nel quale spesso l'utente fatica a districarsi, attratto da offerte di conti a costo ribassato o da altri benefit, ma spesso incapace di effettuare una comparazione obiettiva tra i diversi brand presenti in rete. Proprio per aiutare i correntisti nelle loro scelte, sono nati siti come Greenwallet.it, portale dedicato all'analisi e al confronto dei diversi conti correnti proposti dalle banche, delle carte prepagate e, in generale, delle offerte finanziarie disponibili online. Lo scopo dichiarato di Greenwallet è quello di creare una community di persone autonome nelle loro scelte finanziarie e di fare chiarezza nella giungla dei relativi servizi pubblicizzati dalla banche sia tradizionali che digitali; oggi le banche si fanno concorrenza a suon di incentivi legati all'apertura del rapporto, dai buoni regalo Amazon a bonus in denaro caricati sulle carte collegate al conto, fino a prodotti Samsung in omaggio per i nuovi clienti che sottoscrivono una carta American Express Oro. Si tratta quindi di uno strumento utilissimo per avere sott'occhio le diverse proposte da comparare per effettuare una scelta ponderata e ragionata, in attesa dell'avvento del nuovo protocollo PSD2 che comporterà necessariamente una revisione anche dei siti come Greenwallet.