Brindisi, 20 mag. - (Adnkronos) - "Siamo ancora prigionieri della sequenza di emozioni forti, i fotogrammi dello scempio ronzano nella nostra testa. Ora siamo fiduciosi che nel giro di poco tempo la magistratura possa individuare la matrice di questo crimine. Pensiamo che oggi sia importante essere a Mesagne la citta' colpita, la citta' da cui provenivano le ragazzine ferite e in cui viveva Melissa. Il dolore puo' spingere le persone a rinchiudersi nel proprio privato oppure puo' essere l'occasione per una crescita collettiva, per uno slancio morale e culturale". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che questa mattina ha partecipato a Mesagne, insieme con l'assessore Nicola Fratoianni, all'appuntamento con la Carovana antimafie che ha fatto tappa nella citta' colpita dall'immane tragedia di ieri. "Ci sono anche frammenti di omerta' - ha continuato Vendola - pezzi di societa' che girano la testa dall'altra parte di fronte alla violenza e all'esercizio di onnipotenza da parte dei clan. Credo che se una lezione bisogna trarre dal sangue di ieri e' che non ci puo' essere nessuna convivenza con il male. Vale la pena avere la pazienza di aspettare che i vari indizi trovino l'incastro. Sono due compiti diversi, quello delle forze dell'ordine e della magistratura di individuare le responsabilita', quello della comunita' civile e politica non e' non solo quello di stringersi intorno alle famiglie colpite e alle comunita' ferite ma e' anche quello di trasformare il dolore in uno strumento di crescita civile e morale".