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Terremoto: Comitato 3.32, si smetta di ricordare L'Aquila solo il 6 aprile

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Roma, 3 apr. (Adnkronos) - Si smetta di ricordare L'Aquila solo in occasione dell'anniversario del terremoto e basta con le solite promesse e le 'passerelle' di politici il 6 aprile. Bisogna accendere i riflettori su realtà di cui pochi parlano: precarietà, disoccupazione, spopolamento e degrado nei comuni periferici. Questo, in sintesi, il messaggio che vuole lanciare il 'Comitato 3.32' con la mostra fotografica organizzata dal 4 al 6 aprile nel capoluogo abruzzese, a 5 anni dalla notte del sisma che alle 3.32 del 6 aprile uccise 308 persone e rase al suolo la città. La mostra, aperta ai fotografi ma anche a tutti i cittadini, ha per titolo: "L'Aquila [sur]reale. Precarietà e spopolamento dietro i riflettori". "Un'iniziativa - spiega all'Adnkronos Mattia Lolli del Comitato 3.32 - per mettere l'accento su tanti aspetti che non vengono mai raccontati: la disoccupazione, la fuga di tanti giovani o la situazione di piccoli comuni e frazioni intorno alla città in condizioni di totale abbandono, dove la ricostruzione non è mai cominciata". "Temiamo - prosegue - che come ogni 6 aprile si cercherà di far passare il solito messaggio buonista, salvifico, arriverà il politico di turno, probabilmente Renzi, a farci le solite promesse. E noi, sinceramente, ci siamo stufati. Per questo - spiega - esporremo nella mostra le foto di tutti i politici che sono venuti qui (da Berlusconi ai tempi del G8 fino all'ultimo in ordine di tempo, Dario Franceschini) e ci hanno fatto promesse, che ormai, purtroppo, ai nostri occhi non hanno più nessuna credibilità". (segue)

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