Cagliari: Cotti (M5S), salvare le mura di 'Castello' da parcheggio multipiano
Cagliari, 4 apr. - (Adnkronos) - Finisce all'attenzione del governo la contestazione per il nuovo parcheggio multipiano di via Cammino Nuovo, in pieno centro storico, a Cagliari, sulle mura pisane che circondano il quartiere di 'Castello', da dove si può ammmirare uno dei panorami più belli della città. Il senatore cagliaritano di M5S, Roberto Cotti, ha depositato oggi a Palazzo Madama un'interrogazione al ministro dei Beni e delle attività culturali, sottoscritta da altri 11 parlamentari M5S, per richiamare l'interesse del ministro Dario Franceschini sulle modalità con cui l'amministrazione comunale cagliaritana è giunta ad appaltare la progettazione esecutiva e l'esecuzione di lavori necessari alla realizzazione di un "Sistema coordinato di parcheggi di scambio nel Centro Storico", sul rispetto del Codice dei beni culturali e del paesaggio, ma anche "sui rischi connessi a tali opere, che peraltro diverse associazioni di tutela ed esperti in materia lamentano - inascoltati - da troppo tempo". "In questo delicatissimo contesto - denuncia Cotti - è stata più volte avanzata l'ipotesi di costruire un parcheggio sotterraneo, che ora, nonostante non abbia mai goduto dell'apprezzamento dei cittadini, il sindaco Massimo Zedda vorrebbe trasformare in realtà consolidata attraverso un appalto integrato multimilionario. Si vorrebbe intervenire - aggiunge Cotti - su un'area dichiarata 'a rischio idrogeologico medio alto e rischio archeologico', su un tessuto storico, monumentale e paesaggistico prezioso e fragile, in prossimità della Torre dell'Elefante, con implicanze sul profilo di uno dei luoghi più rilevanti di Cagliari, peraltro senza avere adeguato lo strumento urbanistico al Piano paesaggistico regionale, in palese violazione del Codice dei beni culturali e del paesaggio (inderogabile dalla legislazione regionale in quanto norma di riforma economico-sociale) che riserva ai Piani paesaggistici la disciplina dei beni protetti, nonché il principio fondamentale posto dall'articolo 145, comma 3, dello stesso Codice, il quale prescrive l'immediata prevalenza delle norme di tutela sugli strumenti urbanistici difformi: in sostanza, una follia". (segue)