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Camerun: quando don Allegri scriveva, qui insicurezza palpabile

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Vicenza, 5 apr. (Adnkronos) - "Il caldo intenso, che di giorno supera i 40 gradi, ci accompagna in questo periodo e ci fa sognare che dopo Pasqua, ma non prima di fine di maggio, arriveranno le piogge. La situazione di insicurezza del territorio non è cambiata: anche se esteriormente qui non si notano particolari allarmanti, è palpabile nel nostro sentire e nelle nostre conversazioni". Lo scriveva Don Gian Antonio Allegri, uno dei due sacertoti rapiti questa notte in Camerun, in una lettera pubblicata nel sito della Diocesi di Vicenza lo scorso 13 marzo. "Sappiamo che al confine con la Nigeria le forze dell'ordine e l'esercito sono impegnati ad assicurare che non ci siano infiltrazioni e il Governatore della regione ha chiesto che se gli europei presenti qui per vari motivi, si spostano in gruppo, devono farsi scortare dalla polizia. Comunque state tranquilli, noi siamo sereni e confidiamo in quel Padre che annunciamo, misericordioso e grande nell'amore", concludeva il missionario.

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