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Criminalita': Bari, clan Lorusso imponeva pizzo a commercianti

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Bari, 15 apr. (Adnkronos) - I quattro arresti di presunti esponenti del clan Lorusso sono avvenuti proprio nella fase in cui, con un'azione di forza, l'organizzazione tentava di estendere i propri interessi illeciti sui quartieri di San Girolamo, Fesca e San Cataldo, in particolare attraverso la massiccia imposizione del 'pizzo' ai commercianti. E' quanto ritengono gli inquirenti della Squadra Mobile della Questura di Bari che ieri sera nel capoluogo pugliese e a Concorezzo (provincia di Monza-Brianza), coadiuvata dalla Squadra Mobile di Milano, da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Puglia Settentrionale e da unita' cinofile e aeree, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Umberto Lorusso, 36 anni, gia' agli arresti domiciliari; Saverio Lorusso, 37, gia' detenuto; Gaicomo Pappagallo, 24, gia' detenuto; Umberto Loseto, 38. Hanno tutti precedenti di polizia. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, finalizzata alla commissione di estorsioni, detenzione e porto di armi da fuoco comuni e da guerra e detenzione, ai fini della commercializzazione, di sostanze stupefacenti. Il provvedimento restrittivo rappresenta il risultato investigativo di una attivita' d'indagine, condotta con strumenti tecnologici, avviata a ottobre scorso, nei confronti dei componenti del gruppo Lorusso, storicamente contrapposto al gruppo dei Campanale, articolazione del clan Strisciuglio, che aveva gia' consentito di eseguire un fermo d'indiziato di delitto nei confronti di 4 persone tutte affiliate al sodalizio, gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere finalizzata alle estorsioni nei confronti di commercianti ed esercenti del quartiere San Girolamo di Bari, nonche' di violenza privata.

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