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Roma: commissione Ambiente Regione fa il punto su arsenico nell'acqua

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Roma, 15 apr. - (Adnkronos) - La commissione Ambiente del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Enrico Panunzi (Pd) ha fatto il punto sulla situazione degli acquedotti gestiti dall'Arsial oggetto a febbraio di un'ordinanza del sindaco di Roma, Ignazio Marino che vieta l'utilizzo dell'acqua per la presenza di arsenico, in alcune zone del XIV e del XV Municipio. "Siamo in fortissimo ritardo - ha dichiarato Fabrizio Santori (Gruppo Misto), che ha chiesto l'audizione - in ritardo è stata l'ordinanza del sindaco Marino, arrivata due mesi dopo gli ultimi rilevamenti sugli acquedotti rurali dell'Arsial, in alcuni casi l'arsenico rilevato era quasi doppio rispetto ai limiti previsti. Quali sono i motivi del ritardo dell'allaccio di queste utenze alle condutture di Acea Ato2? Perché non sono stati realizzati gli interventi finanziati? I cittadini hanno diritto al massimo della trasparenza: chiediamo una relazione ufficiale dell'Arsial". Antonio Rosati, commissario straordinario dell'Arsial, ha ripercorso la storia di questi acquedotti: "L'Arsial non doveva più gestire questi acquedotti dal 2004. Complessivamente sono 1.600 utenze, fra Roma, Fiumicino, Sacrofano e Cerveteri. Circa 880 quelle di cui pariamo oggi. Nel 2005 la Regione stanzia 13,6 milioni in favore di Acea per gli interventi di riqualificazione necessari. Nel frattempo, infatti, era stato creato il bacino "Acea Ato2" e affidata alla stessa azienda la gestione dell'acqua. Ma non è mai stato effettuato in concreto il trasferimento patrimoniale degli acquedotti. Formalmente i cittadini sanno che l'acqua non è potabile da oltre due anni e mezzo, c'è scritto su tutte le bollette". (segue)

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