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Wojtyla-Roncalli: Nosiglia, costruire ponti non muri lezione Giovanni Paolo II (2)

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(Adnkronos) - "In particolare - continua Nosiglia - ricordo una ragazza che confessava alcuni giorni dopo: eravamo tantissimi ma quando il papa parlava di Gesu', come fonte prima di vita e di amore, di speranza e di futuro io non sentivo piu' il chiasso che mi circondava e mi sembrava che parlasse proprio a me sola, al mio cuore che sentivo ardere di gioia e di riconoscenza". "Potenza dell'amore che supera i muri anche fra tutte le distanze e unisce i cuori di chi si sente accolto e cercato con sincerità nella sua individualità di persona - osserva l'Arcivescovo di Torino - 'chi sta con i giovani si fa lui pure giovane' diceva Giovanni Paolo II e questa sensazione l'avevano anche loro, i giovani, che gridavano 'sì tu sei il piu' giovane di tutti noi. Giovane nell'entusiasmo della fede, nella tensione al di piu' di una vita mediocre verso traguardi alti di santità, nel coraggio di scommettere sul futuro di un mondo nuovo possibile grazie anche alle proprie responsabilità". Richiamando, poi, uno degli insegnamenti di Giovanni Paolo II ai giovani, 'voi non vi rassegnerete al mondo vecchio che vi circuisce con i suoi messaggi suadenti di libertà che diventano nuove e piu' profonde schiavitu', a un mondo dove milioni di persone vivono nella piu' cruda povertà,ma reagirete con la forza della fede e dell'amore perché nel vostro cuore c'è il desiderio di cambiarlo, rinnovando anzittutto voi stessi e la Chiesa', Nosiglia conclude: "Così l'invito del papa raggiungeva il sogno di ogni giovane e lo rendeva possibile e realizzabile, grazie all'incontro con Gesu' nella comunione ecclesiale e nel segno di quella croce, che Lui aveva voluto al centro dell'evento mondiale come realtà alternativa e insieme risorsa formidabile per costruire una nuova umanità".

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