Staminali: papa' Gioele, i figli sono la nostra arma, 5 maggio a Brescia
Monza, 28 apr. (Adnkronos Salute) - Il trattamento Stamina "funziona", ma dimostrarlo "non conviene a nessuno. Noi siamo pochi ma buoni, perché abbiamo un'arma che sono i nostri figli". E così "il 5 maggio saremo davanti agli Spedali Civili di Brescia per chiedere le infusioni di cui abbiamo diritto. Staremo là a costo di buttare giù l'ospedale". Promette battaglia Antonio Genova, papà di Gioele, il bimbo di 2 anni 4 mesi malato di Sma1 che nelle scorse settimane ha ricevuto dal tribunale di Marsala il via libera a proseguire le infusioni preparate secondo il metodo Stamina. Questa mattina i suoi genitori erano a Monza al fianco di Davide Vannoni, candidato alle elezioni europee con il movimento Io Cambio che si è presentato oggi alla stampa. Insieme a loro anche Francesca Atzeni da Roma, mamma di Ludovica, 8 anni, colpita da malattia di Tay-Sachs: "Per avere le infusioni faremo di tutto - assicura - c'è una legge che ci tutela". Le famiglie confermano la fiducia in Vannoni, indagato a Torino e a San Marino con diverse accuse tra cui associazione a delinquere finalizzata alla truffa e somministrazione di farmaci pericolosi. "Le istituzioni ci ignorano", sostiene papà Antonio. "Abbiamo chiesto più volte un contatto diretto con il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, ma non ci è mai stata data questa possibilità. Quest'uomo forse a loro fa tanta paura", dice indicando il numero uno di Stamina Foundation. "Vannoni non è un millantatore - è convinta mamma Francesca - E' una persona che ha provato su di sé la terapia che propone e ha cercato in tutti i modi, magari anche discutibili, di darci una chance, di superare le barriere burocratiche e politiche che in questo Paese non permettono la libertà di cura. Lo appoggio pienamente e non credo abbia interessi personali. Lo fa per la collettività". (segue)