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G8: Amnesty, mancano ancora responsabilita' e scuse per fatti Genova

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Roma, 21 lug. - (Adnkronos) - "Nonostante alcune importanti sentenze, continuano a mancare scuse e assunzione di responsabilita' per le violazioni dei diritti umani commesse nel luglio 2001 e si fanno ancora attendere riforme indispensabili , quali l'introduzione del reato di tortura e dei codici d'identificazione per gli operatori delle forze di polizia in servizio di ordine pubblico e altre misure finalizzate a una maggiore trasparenza dell'operato delle forze di polizia". E' quanto denuncia in una nota Amnesty International Italia, a 13 anni dal G8 di Genova, dove un manifestante venne ucciso e diverse centinaia di persone furono ferite dalle forze di polizia. Le sentenze, ricorda Amnesty, hanno riconosciuto che a Genova, nel 2011, furono commesse gravi violazioni dei diritti umani. Ma alla lentezza dei procedimenti (le sentenze definitive per i fatti della scuola Diaz e del caserma di Bolzaneto sono state pronunciate rispettivamente nel 2012 e nel 2013) si sono accompagnati l'esiguo numero dei funzionari dello stato italiano condannati e la levita' delle pene loro inflitte, non corrispondenti ai fatti accertati e quasi mai eseguite a causa della sopravvenuta prescrizione. Per cercare un confronto su questi temi, Amnesty ha scritto ad Alessandro Pansa, Leonardo Gallitelli e Saverio Capoluogo, rispettivamente Capo della Polizia, Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri e Comandante generale della Guardia di Finanza.(segue)

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