Calcio: 10 arresti per rissa in stadio Bari, coinvolti esponenti clan
Bari, 20 set. - (Adnkronos) - A provocare la rissa nella Curva Nord dello stadio San Nicola, il settore che ospita i tifosi del Bari, durante la partita del 10 maggio scorso, Bari-Juve Stabia, fu lo stesso 15enne figlio del boss del rione Libertà che il 29 agosto scorso fu, secondo il gip, "l'istigatore morale" dell'omicidio dell'albanese Florian Mesuti. È quanto emerge dalle indagini della Squadra mobile e della Digos della Questura di Bari. Gli scontri, a quanto accertato dalla polizia, sono scaturiti dopo un diverbio tra il minorenne e una ragazza. Secondo le indagini la miccia degli scontri fu una lite tra la giovane e il 15enne. Gli arrestati, tutti pregiudicati, sono accusati, a vario titolo, di rissa aggravata, porto d'armi e detenzione di arma da fuoco clandestina e violazione degli obblighi di sorveglianza speciale. Tra le persone finite in carcere ci sono noti pregiudicati come Raffaele Montani, 54 anni, Nicola Sedicina, di 40 e Gaetano Sportelli, di 32 anni. Secondo la polizia, il litigio banale si è poi trasformato in uno scontro tra due clan mafiosi baresi, la cosca dei Montani-Telegrafo del rione San Paolo e il clan Strisciuglio del Libertà. L'inchiesta della Procura di Bari è coordinata dai pm Domenico Minardi e Anna Maria Tosto: oltre ai dieci arrestati (due dei quali in possesso della Tessera del tifoso), ci sono altri due indagati, uno dei quali rimasto ferito a seguito della rissa nello stadio in una giornata di festa per la squadra biancorossa che era in piena corsa play off. Le telecamere piazzate della polizia hanno immortalato uno dei 10 arrestati, al rione Libertà, mentre riceveva una pistola da un altro indagato e si preparava a vendicare lo sgarro ferendo qualcuno della cosca rivale.