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Salute: ricerca su neonati, sotto colore pelle siamo tutti uguali

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Torino, 3 ott. - (Adnkronos) - Sotto il colore della pelle siamo tutti uguali. Infatti non esistono differenze tra le popolazioni del mondo nella crescita dei feti e dei neonati a pari condizioni socioeconomiche e di salute ottimali. E per la prima volta sono stati definiti gli standard mondiali di riferimento di crescita dei feti e dei neonati. Sono questi i principali risultati dello studio mondiale Intergrowth 21st, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Lancet. Lo studio ha coinvolto otto centri di ricerca ed assistenza in diverse parti del mondo, tra cui Sant'Anna della Città della Salute e della Scienza di Torino I risultati dello studio, primo al mondo nel suo genere, indicano che, in condizioni ottimali di salute e nutrizione, le differenze nella crescita precoce tra due esseri umani qualsiasi nella stessa popolazione, ad esempio in due aree diverse della città di Torino, sono le stesse che quelle osservate in soggetti appartenenti a popolazioni diverse, ad esempio in Italia ed in Kenya. Il progetto, coordinato dal prof Villar dell'Università di Oxford, ha preso in considerazione 4600 gravidanze ed oltre 20400 neonati, di cui rispettivamente 509 e 2358 a Torino. I risultati hanno stabilito che, a parità di condizioni, le differenze nella crescita fetale e quindi nelle dimensioni dei neonati tra i vari gruppi etnici nel mondo tendono ad attenuarsi e le differenze di crescita tra soggetti appartenenti a gruppi etnici diversi sono basate prevalentemente su differenze nelle condizioni di salute, socioeconomiche ed ambientali, più che su differenze geneticamente determinate. Ad esempio la variabilità nelle misure della circonferenza cranica e della lunghezza dei feti e dei neonati tra i diversi centri rappresenta solo il 3% di quella totale ed è inferiore a quella osservata tra soggetti dello stesso centro. In altre parole la crescita dei neonati torinesi in condizioni ottimali ambientali e di salute è analoga a quella dei neonati cinesi, brasiliani o dell'Oman nelle stesse condizioni.

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