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Immigrati: infezioni da scabbia, a Bibione in campo Ulss 10

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Venezia, 24 ott. (AdnKronos) - Nella serata di ieri il Villaggio Marino Pio X di Bibione (Ve), gestito dal Centro Italiano Femminile, ha accolto 24 profughi provenienti dal centro di accoglienza di Vibo Valentia. Come previsto dai protocolli sanitari, il personale del Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 10, diretto dal dottor Luigi Nicolardi, è intervenuto per accertare le buone condizioni fisiche degli immigrati di varia provenienza: 4 sono nigeriani, 3 libic , 1 siriano e 16 sono eritrei. In quest'ultimo gruppo, in particolare, approdato in sud Italia 4 giorni fa via mare, 7 persone hanno presentato evidenti lesioni cutanee compatibili con l'infezione da scabbia (per la quale era già iniziata la terapia); sugli altri 9 eritrei non sono stati rilevati sintomi analoghi, tuttavia hanno presentato iniziali segni di lesioni da grattamento. “Il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss10 ha subito avviato i protocolli per l'accertamento dello stato salute di queste persone e, ove necessario, ha proceduto alle adeguate cure mediche. Sono state inoltre eseguite bonifiche sugli indumenti e nell'ambiente che li ospita – spiega il direttore generale dell'Ulss10, Carlo Bramezza – . Questo caso conferma che la rete di monitoraggio è efficace e funziona. Tuttavia l'attenzione nei confronti dei profughi che approdano nel nostro Paese, e che poi giungono in questo ambito del Veneto, deve restare elevata dal punto di vista medico/sanitario. Il personale del Dipartimento di Prevenzione sta monitorando da vicino la questione che è sotto controllo”.

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