Cerca
Cerca
+

Palermo: blitz antidroga, linguaggio in codice per indicare cocaina e hashish (2)

default_image

  • a
  • a
  • a

(AdnKronos) - (Adnkronos) - Il secondo gruppo era formato da due fidanzati Rosario Cozzo e Rosa Mantia e della madre di quest'ultima Carmela Pattarello Scarcipino, che avevano trasformato la loro casa in una centrale dello spaccio. Infine c'erano Gianluca Fasone e la cognata Maria Lauretana Governara, anche loro dediti alla vendita di hashish. Per depistare le indagini i pusher usavano un linguaggio criptico. La droga diventava così di volta in volta 'fango' e 'cd' e la frase utilizzata per gli appuntamenti era 'vengo tra cinque minuti'. "Un linguaggio laconico ma comunque ben collaudato - spiegano gli investigatori - che denotava un'intesa tra gli interlocutori". "L'indagine, avviata nel dicembre del 2012 e durata nove mesi - ha spiegato Pierluigi Solazzo, comandante del gruppo Carabinieri di Monreale - ha fornito uno spaccato sulla criminalità diffusa e ha confermato come Palermo resta il centro di riferimento anche per i paesi della provincia per la droga".

Dai blog