Ricercato dal 2013 per tentato omicidio a Varese, rintracciato via web
Milano, 20 gen. (AdnKronos) - Era la notte del 12 aprile 2013 quando Antonio Danieli sparò cinque colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di un uomo di origine marocchina colpendolo all'addome, al fianco destro, al gluteo e al braccio destro. Danieli accusato di tentato omicidio e di detenzione illegale di arma da fuoco sulla base delle indagini svolte dai carabinieri di Varese, colpito da provvedimento di fermo emesso dal sostituto procuratore Giulia Troina, aveva fatto perdere le sue tracce subito dopo il fatto. C'è voluta un'analisi del web da parte dei militari del Nucleo Investigativo e del Nucleo Operativo di Varese, per scovarlo. Le tracce 'telematiche' hanno portato a Montignoso, in provincia di Massa Carrara ed è lì che i carabinieri hanno concentrato gli sforzi investigativi, insieme con i colleghi di Massa. L'uomo è stato rintracciato in una abitazione isolata, dove aveva messo in piedi una vera e propria 'fabbrica' di marijuana: una serra alimentata giorno e notte con l'uso di lampade alogene e pannelli elettrici, con macchinari del valore di 140.000 euro, in cui veniva coltivata e raffinata la marijuana per un giro di affari di oltre 400mila euro. I militari hanno sequestrato circa 700 piante di marijuana, otto sacchi all'interno di un congelatore contenenti circa 10 chili di droga, olio di hashish e diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente. Al momento del fermo, il latitante era in compagnia di un 'cliente', arrestato per detenzione e spaccio poiché trovato in possesso di 200 grammi di hashish, appena acquistata da Danieli.