Minori: Gallera, Lombardia in prima linea su Cam
Milano, 3 nov. (AdnKronos) - "Regione Lombardia e' pronta a fare la sua parte per salvaguardare i 17 bambini oggi presenti nella struttura e garantire loro la continuita' educativa al fine di evitare loro ogni altro trauma e permettendo loro di concludere il percorso fino al reinserimento definitivo. Questo, a fronte di un impegno della Citta' Metropolitana a razionalizzare i costi. E' evidente che spetta al soggetto che ha il compito di gestire il Cam, ovvero il Comune di Milano, impegnarsi con una chiara scelta politica sullo sviluppo definitivo del centro". Lo ha dichiarato l'assessore regionale al Reddito di Autonomia e Inclusione sociale Giulio Gallera, intervenendo, in consiglio regionale, a commento della mozione, approvata all'unanimita', sulla situazione del Centro Assistenza Minori (Cam). "Il Cam - ha ricordato Gallera - e' nato negli anni '70 per iniziativa della Provincia di Milano, che ha adottato, in modo estremamente innovativo, soluzioni relazionali, psico-pedagogiche e organizzative che privilegiavano la dimensione domestica, della piccola abitazione, anticipando lo sviluppo successivo delle comunita' educative destinate ad accogliere minori". "Le comunita' del Cam oggi sono parte della rete di 691 strutture educativo-assistenziali che operano in Lombardia a tutela dei minori in difficolta' e che, al 31 dicembre 2014, ospitavano circa 2500 minori" ha proseguito l'assessore evidenziando che "la legge Delrio, nel 2014, ha specificato in maniera puntuale le funzioni che la Citta' Metropolitana deve esercitare e ha sancito l'impossibilita' di utilizzare le proprie risorse per attivita' diverse da quelle previste dalla legge. Di conseguenza la Citta' Metropolitana - ha concluso - non puo' farsi carico del Cam. A oggi, la competenza sui minori e' del Comune di Milano, che deve decidere se e come mantenere e rilanciare il Cam".