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Sanità: sindaco di Petralia a Lorenzin, su punto nascita stop a scaricabarile

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Palermo, 5 gen. (AdnKronos) - La risposta del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla lettera dei sindaci delle Madonie è "un gioco a scaricabarile" sulla Regione siciliana e sull'Azienda sanitaria provinciale di Palermo. Ne è convinto il sindaco di Petralia Sottana, Santo Inguaggiato, per il quale l'esponente del governo Renzi "non affronta la questione vera: la disparità di trattamento tra il punto nascita di Petralia e quelli di Bronte e Licata". Ai due ospedali, infatti, è stata concessa la deroga "in ossequio a vecchie logiche feudali che nulla hanno a che vedere con la sicurezza". Per il primo cittadino di Petralia in prima linea nella lotta contro la chiusura dei quattro punti nascita in Sicilia decisa dal ministro, infatti, "ritardi e inadeguatezze della Regione siciliana e dell'Asp di Palermo, evidenziati nella risposta, non possono costituire pretesto per cancellare i diritti di cittadinanza di chi vive in montagna e per mettere a rischio la vita della mamma e del bambino, con trasferimenti di oltre 75 chilometri a Termini Imerese, un rimedio peggiore del male che si vuole curare". Da qui l'appello a Palazzo d'Orleans e all'Asp a predisporre "subito, con la disponibilità manifestata dal ministro, gli interventi necessari, di adeguamento delle strutture e organizzativi per la riapertura immediata del punto nascita".

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