Aifa: Fi veneto, presidente è anche consigliere Regione Lombardia, incompatibile (2)
(AdnKronos) - “L'Agenzia Italiana per il Farmaco è, infatti, soggetta all'indirizzo del Ministero della Salute, alla vigilanza dello stesso dicastero e a quella del Ministero dell'Economia e delle Finanze, e svolge funzioni di alta consulenza tecnica al Governo e alla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome in materia di politiche per il farmaco – si legge in una nota diffusa dai tre esponenti forzisti veneti - Il codice di comportamento dell'Agenzia prevede che gli organi di vertice siano tenuti a mantenere una posizione di autonomia ed in particolare è fatto divieto di svolgere attività o perseguire finalità ed interessi in contrasto con i doveri di imparzialità e correttezza che uniformano l'attività dell'AIFA. Il presidente e i consiglieri di amministrazione non possono svolgere attività che possano entrare in conflitto con i compiti e gli interessi dell'Agenzia o comprometterne il normale funzionamento o l'imparzialità". "A fronte anche delle indicazioni dell'Autorità Anticorruzione - sottolineano Donazzan, Barison e Giorgetti - è quindi assolutamente inopportuno che un consigliere regionale, appartenente ad un ben identificato partito politico, e quindi per antonomasia di parte, possa presiedere un'Agenzia che ha, tra i vari compiti, quello di interagire anche a livello regionale e quindi, per le connesse competenze legislative ed amministrative, con i consiglieri regionali stessi".