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Ancora sbarchi, soccorsi al largo Siracusa 200 migranti. Ci sono anche due neonati

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Siracusa, 8 ago. (Adnkronos) - Un altro barcone con a bordo circa 200 migranti, tra cui donne e bambini e due neonati di pochi giorni, è stato abbordato mercoledì sera alle 22.45 nelle acque nazionali antistanti Siracusa, dal Guardacoste Veloce G125 Fusco del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina. Il fermo è avvenuto al termine di un'attività di monitoraggio a distanza del natante nelle acque internazionali, condotto dai finanzieri in cooperazione con la vedetta V2042 della Sezione Operativa Navale del Corpo di Siracusa e le vedette Cp271 e Cp304, rispettivamente, della Capitaneria di Porto di Siracusa e di Pozzallo (Ragusa), finalizzato a verificare le relative condizioni di navigabilità, nonché l'inequivocabile intendimento d'ingresso illegale nel territorio Italiano. Assicurate ai migranti, apparsi in buono stato di salute, le preliminari attività di rifocillazione, sono state avviate le ricerche di eventuali favoreggiatori da porre a disposizione dell'autorità giudiziaria competente. Il barcone, scortato dal convoglio interforze, è stato condotto al Porto di Siracusa, dove era già stato allertato il dispositivo di accoglienza. Nella serata di ieri il pattugliatore Libra della Marina Militare in navigazione nel canale di Sicilia, ha inoltre soccorso 103 migranti di cui 29 donne, una in stato di gravidanza. Lo riferisce in una nota a Marina Militare. I naufraghi, a bordo di un gommone poi affondato, sono stati inizialmente assistiti dal motopeschereccio Atlantide per primo giunto in loro soccorso. Il pattugliatore Libra, al comando del tenente di vascello Catia Pellegrino, giunto in prossimità del motopeschereccio italiano ha accolto a bordo i naufraghi ai quali sono stati somministrati generi di conforto e assistenza medica. La nave della Marina Militare ha poi ripreso la navigazione ed è giunta alle 02.00 circa di questa mattina in prossimità dell'isola di Lampedusa dove i migranti sono stati trasferiti a terra tramite la motovedetta CP 303 della Capitaneria di Porto che ha terminato le operazioni all'alba.

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