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Sicilia: Cisl, su riordino partecipate senza confronto tsunami sociale

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Palermo, 21 ago. - (Adnkronos) - "In Sicilia siamo all'assurdo. Il governo regionale e la politica hanno accumulato un colpevole ritardo sulla riorganizzazione delle Partecipate e adesso rischiano di far pagare i guasti da loro provocati, solo ai lavoratori. Prima di assumere decisioni in giunta, abbiano il pudore e la sensibilita' sociale di aprire il confronto generale con chi rappresenta i lavoratori". A dirlo in una nota e' la Cisl regionale, secondo la quale in Sicilia la riorganizzazione delle societa' partecipate senza un " un serio confronto sociale sara' certamente uno tsunami sociale con effetti molto pericolosi. Governo e Ars si occupino di queste emergenze piuttosto che perdere tempo con la politica dello show". La Cisl e tutto il sindacato confederale chiedono da tre anni di affrontare la riforma di tutte le societa' partecipate e controllate con "una strategia frutto di indirizzi chiari, sia per quelle regionali che per quelle locali. Dai rifiuti, al trasporto locale, ai servizi alla persona e alla comunita'. Chiediamo e avvisiamo l'assessore Bianchi e il governo della Regione a non procedere con scelte unilaterali. Si apra il confronto sociale per scelte strutturali e di cambiamento che mettano al centro il mantenimento dei livelli occupazionali". "Sulla riorganizzazione e ristrutturazione della societa' pubbliche partecipate - conclude il sindacato - la politica ha accumulato ritardi e rinvii voluti per far proliferare e mantenere queste societa' come "pascolo di consenso, ruberie e sprechi. Adesso governo e politica non pensino di rientrare negli obblighi e vincoli imposti dalla legge nazionale, scaricando tutto sui lavoratori".

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