Medicina: Firenze, via cancro prostata e impiantata protesi pene a uomo 60 anni (2)
(Adnkronos Salute) - La prostatectomia radicale laparoscopica simultanea alla ricostruzione eseguita nell'ospedale fiorentino da' dunque piu' di una speranza ai circa 45 mila pazienti a cui ogni anno viene diagnosticato un tumore alla prostata, divenuto, insieme al polmone, il tumore piu' frequente nell'uomo. A circa 10 mila di quei 45 mila pazienti viene oggi consigliato di sottoporsi a un intervento chirurgico che gia' da molto tempo garantisce nel 90 % dei casi aspettative di vita superiori ai 10 anni. I buoni risultati oncologici dell'intervento eseguibile a cielo aperto, in laparoscopia o tramite robot, si sovrappongono a quelli funzionali relativi alla continenza urinaria e al recupero della funzionalita' sessuale. Al 50% circa di quanti si sottopongono alla prostatectomia, mediante le tecniche 'nerve sparing' si riesce a conservare i fasci nervosi essenziali per il meccanismo dell'erezione, la quale puo' essere ripristinata con l'utilizzo di appropriati farmaci nel 60-70% dei pazienti piu' giovani e senza altre patologie come il diabete o l'ipertensione. Ma laddove la malattia e' piu' estesa e non e' possibile risparmiare i nervi durante l'intervento chirurgico si ricorre all'iniezione di un farmaco direttamente a livello penieno per garantire l'erezione. Metodica spesso dolorosa, tanto che viene abbandonata dal 90% dei pazienti gia' dopo 1 mese. E' proprio per questi pazienti o per quelli che non rispondono alla terapia farmacologica che l'unica soluzione rimane quella dell'impianto di una protesi. In Italia se ne collocano circa 400 all'anno, negli Stati Uniti oltre 20 mila. Ma finora dovevano passare almeno un paio d'anni prima che si potesse tentare di rifare l'amore e recuperare un aspetto tanto fondamentale della vita umana. (segue)