Roma, 26 set. - (Adnkronos) - Avrebbero utilizzato l'auto di servizio senza alcun giustificato motivo, 'arruolando' altro personale a mo' di autisti privati. Ad Albano Laziale un comandante di polizia locale e il suo vice sono finiti nei guai per truffa, peculato d'uso e abuso d'ufficio. Subito sospesi dal lavoro, sono stati interdetti anche da ogni attivita' inerente l'incarico ricoperto ai vertici della polizia locale di Albano. Le indagini, svolte dal commissariato di Albano Laziale sotto la direzione del sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Velletri, Luigi Paoletti, sono durate un anno e si sono avvalse di servizi di osservazione, controllo e pedinamento anche mediante videoriprese, assumendo sommarie informazioni testimoniali dai dipendenti del Comando, acquisendo anche tabulati e documenti. L'attivita' della polizia ha permesso di ricostruire i fatti: il comandante e il suo vice, in concorso tra loro, avendo la disponibilita' di autovetture con colori di istituto e civili di proprieta' comunale ed assegnate al Comando per compiti istituzionali, avrebbero utilizzato abitualmente le stesse senza giustificato motivo, al di fuori del territorio comunale, impiegando personale dell'ufficio come autisti privati. Il personale veniva sistematicamente distolto dalle attivita' istituzionali durante gli orari di servizio ed anche in straordinario, causando, in tal modo, un danno patrimoniale all'ente di appartenenza anche per le spese di rifornimento carburante, poste a carico dell'ente pubblico e quindi dei contribuenti.