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Palermo: processo a presunto trafficante uomini, dalla Procura nuove accuse

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Palermo, 9 nov. (AdnKronos) - Intercettazioni telefoniche e conversazioni in chat. E' il nuovo atto di accusa della Procura di Palermo nei confronti del cittadino eritreo arrestato lo scorso maggio in Sudan ed estradato poche settimane dopo in Italia, ritenuto a capo di una organizzazione di trafficanti di esseri umani. All'apertura dell'udienza di oggi, il pm Gery Ferrara, che rappresenta l'accusa, ha annunciato di avere depositato nuove prove contro l'imputato, che da allora è detenuto La Procura non ha dubbi: è Mered Medhanie Yedhego, il 'generale' che avrebbe organizzato i viaggi dall'Africa all'Italia. Le intercettazioni e le chat sono contenute nel telefonino in possesso dell'eritreo al momento dell'arresto a Karthoum.La Procura ha anche chiesto, tramite il Ministero degli Esteri, l'estensione dell'estradizione concessa per l'africano e la modifica del capo di imputazione. Il legale dell'imputato, l'avvocato Michele Calantropo, continua a sostenere che ci sia stato un errore di persona e l'arrestato non è il trafficante ricercato ma il falegname incensurato Mehdanie Tasfamariam. Il processo si celebra davanti alla Corte d'assise di Palermo.

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