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Mafia: Salvatore Borsellino, ora più difficile verità su scellerata trattativa

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Palermo, 17 nov. (AdnKronos) - "Adesso è più difficile che venga fuori la verità su certe parti della storia di questo Paese e, in particolare, sull'assassinio di mio fratello. Se era improbabile che un criminale della caratura di Riina potesse pentirsi e parlare, ancora più improbabile è che ci possa essere un pentito di Stato perché Paolo è stato sacrificato sull'altare della scellerata trattativa tra la mafia e pezzi dello Stato". A dirlo all'Adnkronos è Salvatore Borsellino, fratello di Paolo il magistrato ucciso nella strage di via D'Amelio commentando la morte del padrino corleonese, Totò Riina. "Io, comunque, non mi arrendo - aggiunge - e fino a quando ne avrò la forza continuerò a cercare la verità, a combattere ancora di più negli anni che mi restano, a incontrare giovani perché loro possano essere la mia voce dopo di me". E riguardo alle polemiche dopo il no del Tribunale di sorveglianza di Bologna che nei mesi scorsi ha negato sia il differimento della pena che pena che la detenzione domiciliare, Borsellino ha aggiunto: "A Riina al 41 bis è stata assicurata la migliore assistenza sanitaria. Cosa voleva? Tornare a casa? La legge va rispettata".

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