Violenza su donne: medico Palermo, molte non denunciano per paura
Palermo, 25 nov. (AdnKronos) - "Sono ancora tante, troppe le donne vittime di violenza che non denunciano i loro aguzzini. I dati che emergono dalla statistiche non sono reali, perché tante donne preferiscono non raccontare quello che subiscono". E' la denuncia di Liana Zambito, medico di Medicina d'urgenza dell'ospedale Civico di Palermo che oggi ha partecipato allal manifestazione #ognigiorno25 organizzata da Cgil, Cisl e Uil di Palermo davanti al Teatro Politeama. "Ricordo una ragazza di 24 anni che venne accompagnata dai suoi genitori per problemi di salute - spiega ancora la dottoressa Zambito - Davanti ai suoi genitori non disse niente ma i suoi occhi gridavano. Poi, l'abbiamo messa in una stanza da sola dove ci ha raccontato che mesi prima era stata violentata da un branco, composto anche dal suo ex fidanzato. E non sapeva che purtroppo quella violenza le aveva trasmesso l'Hiv. Questa è solo una delle tante storie terribili che emergono dalle visite all'ospedale Civico. E, purtroppo, le denunce sono ancora troppo poche". Secondo uno studio su sette ospedali italiani, tra cui proprio l'ospedale Civico di Palermo, tra l'aprile del 2014 l'aprile del 2016 sono stati 301 gli accessi al pronto soccorso dell'ospedale Arnas Civico di donne maltrattate o aggredite. In 230 casi si trattava di maltrattamenti da persona conoscente, 69 donne hanno denunciato di essere state maltrattate da un parente o un amico. E 25, da persona sconosciuta. In particolare, 31 hanno indicato il marito, 5 il compagno, 10 il figlio, 9 la figlia, 2 il padre. Dei 301 casi esaminati, 9 si sono conclusi con ricoveri, 239 le dimissioni, 33 hanno rifiutato l'osservazione, 2 hanno rifiutato il ricovero, 7 si sono allontanate spontaneamente, in 8 non sono tornate dalla consulenza, una ha abbandonato il nosocomio e due sono state trasferite in un altro ospedale. Ma anche nei 2.877 casi etichettati come incidenti domestici, con referti di ferite (29 per cento) ustione (14 per cento) distorsione (10,5 per cento), traumi (31,1), concussione (3,4 per cento), fratture (10,5) spesso si nasconde la violenza tra le mura di casa. "Ma ribadisco: sono dati purtroppo parziali - dice ancora Liana Zambito - Perché in tante non denunciano. E questo è un problema molto grave". La ricerca è stata condotta in sette pronto soccorsi d'Italia dal ministero della Salute, per il progetto "Revamp (REpellere Vulnera Ad Mulierem et Puerum). Un'indagine alla quale ha partecipato l'Arnas Civico, partner della rete antiviolenza della città di Palermo. Nel 2013 al Civico è stata istituita una procedura inter aziendale per l'assistenza alle vittime di genere. Le coordinatrici della ricerca di Palermo, Liana Zambito e Fina Cappellino, dirigenti medico, a medicina d'urgenza, in occasione della manifestazione #ognigiorno25 di Cgil Cisl e Uil hanno estrapolato i dati palermitani.