Mafia: pm processo trattativa, Dell'Utri e Mori mediatori con i boss
Palermo, 14 dic. (AdnKronos) - Il "processo di mediazione" tra "pezzi dello Stato e Cosa nostra" ha avuto inizio "con la condotta violenta di Riina, Provenzano, oggi deceduti, di Brusca e Bagarella". Una condotta violenta "avviata con l'uccisione di Salvo Lima, proseguita con Capaci, via D'Amelio e poi gli attentati in Continente". Lo ha detto il pm Roberto Tartaglia nella ripresa della requisitoria al processo sulla trattativa tra Stato e mafia, in corso davanti alla Corte d'assise di Palermo. Gli imputati sono accusati di violenza e minaccia a corpo politico dello Stato. Tartaglia ha, quindi, citato alcune intercettazioni del boss Salvatore Riina risalenti al 28 agosto 2013. In quella occasione Riina disse: "Io al governo gli devo vendere i morti, gli devo dare i morti...". "L'ammorbidimento dell'azione repressiva dello Stato - ha detto il pm - viene messo sul tavolo della trattativa per far cessare l'azione violenta e stragista messa in atto da cosa nostra".