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Sicilia: Istituto zooprofilattico, cinghiali parte del territorio ma servono piani di controllo

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Palermo, 5 gen. (AdnKronos) - "Dobbiamo capire che con i cinghiali dobbiamo convivere, nel rispetto dei luoghi e evitando di renderli pericolosi per l'essere umano. Servono piani di controllo". A dirlo all'Adnkronos è il direttore sanitario dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia Santo Caracappa dopo che ieri un suido è entrato in una scuola elementare di Tommaso Natale, a Palermo. L'animale ha ferito un custode e per fermarlo gli uomini della Forestale sono stati costretti ad abbatterlo. Si tratta solo dell'ultimo episodio di un incontro ravvicinato fra l'uomo e questa specie di suido che, sempre più spesso, viene avvistato all'interno dei centri abitati, scatenando la paura. "Non sono animali pericolosi o aggressivi - spiega all'Adnkronos Mario Lo Valvo, docente di Protezione e gestione della fauna all'Università degli Studi di Palermo - Lo diventano se impauriti o se vengono disturbati. Normalmente il cinghiale fugge alla vista dell'uomo e l'aggressione è solo uno strumento di difesa come per qualunque altro animale". A Palermo una colonia di cinghiali, una cinquantina di capi, è presente su Monte Pellegrino e altri esemplari si trovano all'interno della riserva di Capo Gallo e sulle montagne alle spalle di Leroy Merlin.

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