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Mafia: per studenti liceo Palermo Lima vittima come Falcone, preside chiede scusa

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Palermo, 13 gen. (AdnKronos) - Per gli studenti dell'Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo l'europarlamentare Dc Salvo Lima, ucciso nel marzo del 1992, è una vittima di mafia esattamente come Giovanni Falcone o Paolo Borsellino. Per il preside, Nicola Filippone, si tratta di una svista e oggi chiede scusa. I ragazzi del terzo anno del liceo classico di via Libertà, il salotto di Palermo, ieri sera, durante la 'notte bianca' dell'istituto, si sono esibiti sul palco leggendo miti ed interpretando personaggi classici e moderni. Le interpretazioni sono state spesso accompagnate da filmati e fotografie proiettati sullo sfondo. Così, c'è una studentessa che impersona Cicerone con disinvolto intercalare tra latino ed italiano. Che ricorda di aver contrastato quel potente e corrotto di Verre, che tanti danni già illo tempore aveva arrecato alla Sicilia. Poi da quell'esempio il tema si espande e per il tramite della ragazza, la sala - composta da molti genitori, quasi tutti i docenti, il direttore - ascolta la filosofia di Cicerone e il suo più importante insegnamento: il bene. Ed ecco che sullo sfondo, più o meno in concomitanza con queste parole, dietro la studentessa viene proiettata per circa un minuto un'unica immagine composta da nove fotografie. Ci sono martiri di oggi. Sono morti tutti per quel bene comune, di cui i ragazzi hanno parlato sul palco. Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Rita Atria, Rocco Chinnici, Peppino Impastato, Ninni Cassarà. Ma tra loro spicca una foto che non passa inosservata. E' proprio quella di Salvo Lima, l'eurodeputato Dc ammazzato da Cosa nostra, riconosciuto come "uno dei principali referenti politici della mafia". Alcuni genitori sono rimasti sorpresi da questo accostamento, e un papà lo ha anche scritto su Facebook: "C'era qualcosa che non mi tornava, perché tra quelle nove fotografie ve ne era una che non riuscivo.... ma no, rectius, mi ostinavo a non voler riconoscere. Proprio lì, delle nove foto era quella a sinistra del terzetto più in alto. Ma era lui, era veramente lui?", dice Vincenzo Greco.

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