Palermo: cacciato da bar, Centro Astalli 'nessun razzismo, città è accogliente'
Palermo, 3 mar. (AdnKronos) - "Non parlerei di razzismo, ma di qualche caso isolato, l'atteggiamento del singolo che non appartiene certo alla città. Almeno a Ballarò, dove noi operiamo dal 2006, non ho notato un cambiamento nei comportamenti dei residenti". Alfonso Cinquemani, responsabile del centro Astalli, che ogni giorno accoglie decine di migranti, commenta così con l'Adnkronos la storia di Yacoub Said, il ragazzo di colore che ha denunciato su Facebook di essere stato allontanato mentre si stava sedendo per prendere un caffè in un bar a due passi dal Teatro Massimo, in pieno centro. Lo scorso anno in piazzetta Santi Quaranta Martini, nel cuore di Ballarò e proprio a pochi passi dal centro Astalli, qualcuno ha cancellato con della vernice verde i nomi delle vie scritti in arabo e in ebraico. "Neanche allora me la sono sentita di parlare di razzismo, magari qualcuno può non gradire la nostra presenza, ma restano casi isolati - dice Cinquemani -. Da oltre 11 anni abbiamo una porta aperta e accogliamo tutti coloro che bussano, talvolta c'è qualche scontro e incomprensione tra gli ospiti o i cittadini del quartiere ma sono casi molto molto sporadici. La città e Ballarò, per quella che è la mia esperienza, continuano a essere accoglienti verso chi è meno fortunato".