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Mafia: Maria Falcone, parole Lorefice gesto confortante da parte della Chiesa

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Palermo, 9 mar. (AdnKronos) - "Gli errori li facciamo tutti, in determinati momenti si possono sottovalutare determinati problemi, ma le parole pubbliche dell'arcivescovo Lorefice rappresentano un gesto confortante da parte della Chiesa, che mi rende felice e che segna il cambiamento dei tempi". Così Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni ucciso dalla mafia nel 1992, commenta con l'Adnkronos le parole pronunciate questa mattina dall'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. "Dobbiamo chiedere perdono per quanto la Chiesa non ha fatto nel passato nei confronti della mafia - ha detto l'arcivescovo durante un incontro organizzato dal Centro Pio La Torre - Per quanto la Chiesa sia stata omissiva, per quando abbiamo annunciato ma non praticato valori evangelici a difesa di una terra violentata dalla mafia". Nel discorso di Lorefice anche il no a una mafia 'cristiana' - "Senza dubbio il mafioso non è e non può essere un uomo di fede. La mafia può avere un'espressione religiosa da strumentalizzare ma è ben lungi dalla fede" ha detto - e la possibilità di perdono ma solo se legata a una conversione e presa di distanza. "Sono le stesse parole che io ho usato quando è morto Totò Riina - ha aggiunto Falcone - Come cattolica il perdono fa parte del nostro essere cristiani ma è legato a un vero e autentico pentimento".

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