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Mafia: a Venezia Giornata Memoria giornalisti uccisi

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Palermo, 27 mar. (AdnKronos) - Si svolgerà al teatro La Fenice di Venezia, il prossimo giovedì 3 maggio, l'11esima Giornata della Memoria dei Giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, manifestazione promossa dall'Unione nazionali cronisti italiani. All'evento, organizzato in collaborazione con l'Assostampa del Veneto e con l'Ordine dei Giornalisti del Veneto, parteciperanno – tra gli altri – il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ed il presidente nazionale dell'OdG, Carlo Verna. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale dell'Unci, Alessandro Galimberti. "L'Unci prosegue il “Giro d'Italia” per non dimenticare. Il ricordo dei nostri colleghi uccisi dalle mafie e dal terrorismo, che il prossimo maggio toccherà il Veneto, non sarà mai cancellato – ha sottolineato il vice-presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, ideatore della Giornata – L'esercizio della memoria è importante. Ringraziamo la Fnsi che ci sostiene con il massimo impegno in questo entusiasmante e significativo percorso iniziato 10 anni fa a Roma e ringrazio sin da adesso l'Assostampa e l'Ordine dei giornalisti del Veneto per la preziosa collaborazione". Il 2 maggio, alle 16,30 sempre a Venezia, i cronisti ricorderanno la guardia giurata Franco Battagliarin davanti alla ex sede del quotidiano Il Gazzettino che costituiva l'obiettivo degli attentatori. Aveva 49 anni Battagliarin, il 21 febbraio 1978, quando fu travolto dall'esplosione assassina. Secondo una delle ricostruzioni, la guardia giurata stava effettuando il programmato giro di perlustrazione nell'area in cui si trovava la sede del Gazzettino quando notò un involucro, una pentola a pressione, che gli attentatori avevano sistemato sui gradini di una scalinata che conduceva al portone d'ingresso del giornale. Battagliarin si avvicinò per rimuovere l'involucro ma in quel preciso momento fu devastato dallo scoppio. L'Unione cronisti ricorderà anche i giornalisti feriti in attentati ad opera della criminalità organizzata e di formazioni terroristiche tra cui Antonio Garzotto, cronista di giudiziaria del “Mattino di Padova” che all'epoca era in forza alla redazione padovana del “Gazzettino”. Garzotto venne gambizzato dai terroristi dell'Unione comunisti combattenti il 7 luglio 1977 ad Abano Terme in provincia di Padova.

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