Sicilia: Corrao (M5S), imposta regionale su centri commerciali
Palermo, 27 apr. (AdnKronos) - “Un'imposta regionale per i grossi centri commerciali da utilizzare per la protezione ambientale e la pianificazione del territorio. Se al governo Musumeci e la sua maggioranza, stanno a cuore le sorti dell'economia locale e dell'ambiente, prendano esempio da quanto hanno fatto alcune regioni spagnole, con l'ok dell'Europa”. A proporlo è l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, che invita il governo della Regione Siciliana ad inserire nella legge di stabilità una tassazione sui centri commerciali, “con lo scopo - spiega Corrao - di compensare l'impatto sul territorio e sull'ambiente che può avere l'attività delle grandi imprese che vendono direttamente ai consumatori, e nello stesso tempo reperire risorse per la realizzazione di piani d'azione ambientali e per migliorare le infrastrutture regionali”. “Per la Corte di Giustizia dell'Unione Europea - spiega Corrao - è assolutamente fattibile, perché ha accolto favorevolmente quanto fatto dalle regioni spagnole della Catalogna, Asturie e Aragona, che hanno imposto tasse regionali ai grandi stabilimenti commerciali, per compensare gli effetti che possono derivare dalle loro attività. Il gettito viene infatti destinato a piani d'azione per ambiente e miglioramento delle infrastrutture. In Sicilia - spiega ancora Corrao - la grande distribuzione organizzata ha cementificato a dismisura, cancellando le economie locali, provocando la chiusura dei negozi e lo svuotamento dei centri storici, ha messo in crisi l'agricoltura, dato che le grandi catene acquistano dall'estero ed hanno un impatto assolutamente invasivo sul territorio. Sul piatto ci sono per la Sicilia, alcune decine di milioni di euro disponibili. Non è chiaramente una tassa per il riequlibrio dei prezzi, la Corte di Giustizia infatti, l'ha ritenuta ammissibile perché, dato che riguarda l'impatto ambientale e non va ad intaccare il principio degli aiuti di Stato. E' una norma di assoluto buon senso che darebbe la possibilità alla Sicilia - conclude Corrao - di poter compensare la cementificazione selvaggia di queste grandi cattedrali del deserto”.