Mafia: pm Palermo, in carcere i vertici del clan 'Noce'
Palermo, 22 mag. (AdnKronos) - Sono oltre 100 gli uomini della Squadra Mobile di Palermo e del Reparto Prevenzione Crimine hanno all'alba di oggi hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare a carico di 11 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato dal metodo mafioso ed estorsione aggravata dal metodo mafioso. Per altri sette indagati, per lo più incensurati, il Giudice per le indagini preliminari, "pur ritenendo di non dover applicare misure cautelari, ha quasi integralmente condiviso l'ipotesi investigativa formulata e riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza". Secondo gli inquirenti "sono stati arrestati i vertici della famiglia mafiosa della Noce", individuati in Giovanni Musso, 48 anni noto anche per essere stato coinvolto nella rapina miliardaria alle poste nel 1995 insieme ad illustri esponenti di Cosa nostra palermitana, quali Fabio Chiovaro e Aurelio Neri, ha rapidamente scalato le gerarchie di cosa nostra fino a diventare il capo indiscusso della famiglia della Noce. Tra i suoi più stretti collaboratori: Giovanni Di Noto, 44 anni; Massimo Maria Bottino, 49 anni. Tra gli altri associati figurano Calogero Cusimano, 57 anni (carcere); Cristian Di Belli, 30 anni (carcere); Fabio La Vattiata, 42 anni (carcere); Salvatore Maddalena, 42 anni (carcere); Saverio Matranga, 40 anni (carcere); Nicolò Pecoraro, 26 anni (carcere); Salvatore Pecoraro, 55 anni (carcere). Risponde, invece, di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso Giulio Vassallo, 48 anni (domiciliari). "Dalle indagini è emerso come i vertici della famiglia mafiosa esercitassero il ferreo controllo del territorio con il sistematico tentativo di imposizione del pizzo", dicono gli investigatori.