Sanità: Venezia, 200 fischietti per proteggere medici, infermieri da aggressioni utenza (2)
(AdnKronos) - (Adnkronos) - In ambienti maggiormente critici il fischietto potrà anche essere appeso al collo mediante un “laccetto” personalizzato e fornito di sgancio rapido di sicurezza per rendendone più facile l'utilizzo da parte dell'operatore. "Le aggressioni aumentano e rispetto al passato il personale è molto più attento nel segnalare i vari casi – ha aggiunto la dottoressa Carolina Prevaldi che ha coordinato il progetto per la sicurezza del personale -. Il tutto s'inserisce nel quadro del rischio clinico perché l'operatore offeso verbalmente o fisicamente diventa un pericolo per tutti gli altri pazienti, che curerà in condizioni psicofisiche non più di serenità". Già nel 2016 l'Ulss4 si è attivata sul fronte sicurezza del personale, recependo la raccomandazione con cui Ministero dalla Salute (n.8 “Prevenzione degli atti di violenza contro gli operatori”) forniva indicazioni per prevenire e gestire gli episodi di aggressione attraverso misure riguardanti aspetti strutturali, come sistemi di allarme e dispositivi di sicurezza. Anche il Centro Ricerca e Formazione di Padova (CEREF), con la responsabile Piera Poletti ritiene che l'utilizzo del fischietto possa essere un'efficiente soluzione per richiamare l'attenzione dei colleghi in caso di situazioni di aggressione. La novità è stata presentata stamane nella sede centrale di Piazza De Gasperi a San Donà di Piave, alla presenza del direttore generale Carlo Bramezza, della dottoressa Poletti, dei primari e dei coordinatori infermieristici coinvolti nel progetto.