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Non paga droga, pusher lo lanciano da finestra

Bari

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Bari, 9 giu. (Adnkronos) - Scaraventano un giovane tossicodipendente da una finestra al primo piano causandogli lesioni per una prognosi di 40 giorni. I carabinieri della Stazione di Casamassima, in provincia di Bari, hanno arrestato tre uomini - GD., 32 anni, D.D.M., 53, e V.A., 20 - tutti già noti alle forze dell'ordine con le accuse di spaccio di droga, tentata estorsione e lesioni personali aggravate. Nei loro confronti è stata eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese, su richiesta della Procura della Repubblica. Le indagini, avviate dai carabinieri nei primi giorni dello scorso mese di maggio, sono partite dal ricovero nell'ospedale di Acquaviva delle Fonti di un tossicodipendente di Casamassima. E' emerso dalle indagini che le ferite erano state provocate dai tre arrestati per motivi riconducibili agli stupefacenti. I tre indagati, da circa un anno, avevano ceduto giornalmente dosi di cocaina al giovane assuntore, il quale però non riusciva a rispettare i pagamenti. Per ritorsione i tre pusher hanno cominciato a minacciarlo per costringerlo a consegnare una somma di denaro di 2.000 euro, ben oltre l'importo del corrispettivo di stupefacente acquistato. Una pretesa avanzata anche alla madre della vittima. L'epilogo è arrivato il primo maggio, quando in tre si sono presentati a casa del giovane e, dopo aver forzato la porta d'ingresso, lo hanno raggiunto sul pianerottolo dell'abitazione. Qui lo hanno aggredito fisicamente. Il giovane è stato letteralmente spinto con forza fuori dalla finestra della rampa di scale e fatto precipitare dal primo piano. Fortunatamente la sua caduta nel vuoto è stata attutita da una pensilina in policarbonato che era posizionata sotto la finestra e che è rimasta danneggiata. Tuttavia, le lesioni riportate dal giovane tossicodipendente sono state importanti, tant'è che è stato sottoposto ad un intervento chirurgico il 7 maggio successivo e giudicato guaribile in 40 giorni. Considerata la gravità dei reati contestati, ai tre pusher è stata applicata dal gip di Bari, la misura cautelare in carcere. Due dei tre erano già reclusi per altre cause presso la Casa Circondariale di Bari.   

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