Mafia: comandante Culqualber, D'Aleo uomo coraggioso, suo sacrificio non vano
Palermo, 13 giu. (AdnKronos) - "Il capitano Mario D'Aleo, l'appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere Pietro Morici sono stati uomini coraggiosi e generosi e il loro sacrificio non è stato vano". Lo ha detto il comandante interregionale Culqualber, generale di Corpo d'Armata Luigi Robusto, ricordando a Balestrate i tre militari caduti per mano mafiosa nel 35esimo anniversario del loro omicidio. Nel centro del Palermitano, in via Loi, dove il generale Robusto ha portato il saluto del comandante generale dell'Arma, generale di Corpo d'armata, Giovanni Nistri, si è svolta la cerimonia di intitolazione e inaugurazione di un centro di aggregazione giovanile dedicato proprio ai tre decorati alla presenza, tra gli altri, di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera che ha invitato i tanti giovani presenti a "non smettere di sognare e a seguire il solco dell'esempio dei tre carabinieri". "Ho conosciuto il capitano D'Aleo, mio compagno di corso alla scuola Ufficiali, e ne ho sempre apprezzato il sorriso, il coraggio, l'entusiasmo e la lealtà - ha detto il generale Robusto -. La divisa del carabiniere può essere indossata da tutti perché è anche l'abito di qualsiasi cittadino che serve, onora e crede nello Stato e che, attraverso il sacrificio condiviso, può aspirare a una vita migliore. Solo con i fatti possiamo onorare il sacrificio di Mario, Giuseppe e Pietro".