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Furto nella casa-museo di Spadolini

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Firenze, 17 giu. (Adnkronos) - - Furto nella notte alla Fondazione Nuova Antologia "Giovanni Spadolini" a Firenze: i ladri hanno rubato preziose medaglie storiche del Risorgimento appartenute alla collezione dell'ex presidente del Senato e storico Giovanni Spadolini. Alle 23.10 in via Pian dei Giullari, sulla collina di piazzale Michelangelo, nella villa che fu di Spadolini, oggi Casa Museo della Fondazione, i malviventi, dopo aver forzato una finestra del primo primo, si sono introdotti all'interno asportando almeno sette medaglie d'oro di valore storico risalenti al XIX e XX secolo, altre medaglie e monili in oro non meglio individuabili se non a seguito di uno specifico inventario in corso in queste ore da parte del professore Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini, e dei suoi collaboratori. Dopo il furto, i ladri si sono dati alla fuga attraverso i campi retrostanti la cada-museo, facendo perdere le tracce. Sul posto i rilievi a cura del personale della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale dei Carabinieri. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, quando i ladri sono entrati è scattato immediatamente l'allarme, che poi è stato divelto, e disattivato insieme alla corrente elettrica. All'opera sarebbero stati almeno due o tre malviventi che in meno di un quarto d'ora hanno aperto alcune vetrine contenenti cimeli in oro, trafugando oggetti storici di particolare valore, tra cui almeno quattro monete d'oro di Napoleone e medaglie commemorative di guerre e battaglie del periodo risorgimentale. Da una vetrina è sparita anche almeno una medaglia d'oro del medagliere del medico toscano Ferdinando Zannetti, celebre per avere estratto la pallottola incastrata nella gamba di Giuseppe Garibaldi, ferito in Aspromonte, evitandogli così l'amputazione. Si tratta della medaglia ottocentesca che fu realizzata dalla comunità italiana in Perù per ringraziare il medico che aveva salvato la vita all'Eroe dei Due Mondi. Più di trenta anni fa il medagliere di Zannetti fu donato dagli eredi fiorentini a Spadolini, all'epoca anche professore di Storia del Risorgimento e famoso collezionista di cimeli garibaldini. Altre monete e medaglie prese dalle vetrine sono state abbandonate sul pavimento nella precipitosa fuga dei ladri che hanno forzato anche la vetrina in cui sono esposti i regali di Stato ricevuti da Spadolini nella sua qualità di Presidente del Consiglio. Da quella vetrina è sparita la collana d'oro e pietre preziose donata dal re dell'Arabia Saudita. I ladri non avrebbero invece portato via nessun autografo storico o libro raro presenti nella biblioteca. In meno di un quarto d'ora i malviventi sono riusciti a fare razzia e a scappare dopo avere aperto la porta e, attraverso il giardino, si sono dileguati passando tra i campi. Nel frattempo sono andati sul posto i carabinieri, il professor Ceccuti e il custode della villa, che sono rimasti nell'edificio per alcune ore per un sommario inventario dei danni e i rilievi investigativi. "In 24 anni - ha detto all'Adnkronos il presidente della Fondazione Spadolini, che fu anche suo segretario particolare - è la prima volta che si verifica un furto nella casa-museo. A parte il valore commerciale del danno subito, il furto rappresenta una dolorosa ferita per la collezione appassionatamente raccolta da Giovanni Spadolini nel corso della sua vita e che lui ha voluto che fosse tramandata in particolare per le giovani generazioni. Il furto, di cui è in corso l'inventario, è una ferita inferta al patrimonio nazionale legato alla storia del nostro Risorgimento. Per me, che sono stato chiamato a custodire i cimeli del presidente Spadolini e a tramandarli alle generazione future, è un dolore doppio. Mi auguro che le indagini possano portare quanto prima all'individuazione dei responsabili in modo da recuperare al più presto ciò che è stato rubato".

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