Le Orestiadi di Gibellina ricordano Borsellino
Palermo, 18 lug. (AdnKronos) - Il Festival delle Orestiadi di Gibellina ricorderà Paolo Borsellino con due perfomance di teatro civile, di narrazione, di giornalismo, che andranno in scena domani: “Parole d'Onore” di Attilio Bolzoni (alle ore 19) e “MALA'NDRINE - anche i Re Magi sono della ‘Ndrangheta'” di Francesco Forgione, Bartolo Schifo e Pietro Sparacino (alle ore 21.15). Lo spettacolo “Parole d'Onore”, con Marco Gambino e Attilio Bolzoni (regia di Manuela Ruggiero) che andrà in scena in occasione delle Orestiadi, è un adattamento teatrale a cura degli stessi Bolzoni e Gambino, uniti per la prima volta sulla scena in una sentita conversazione fra giornalista e attore, delle parole dei grandi boss di Cosa Nostra (Salvatore Riina, Tommaso Buscetta, Michele Greco) così come le ha scritte prendendole dalla realtà il giornalista investigativo Bolzoni. Raccolte in trent'anni di attività da processi ed interrogatori, queste frasi senza florilegi ci portano nel cuore del ragionamento mafioso, che non è solo una lingua o un codice ma anche un esercizio d'intelligenza ed un'esibizione permanente di potere. Gli uomini d'onore, ritratti come bestie dentro le gabbie di uno zoo, si raccontano attraverso gli occhi di un giornalista investigativo. “MALA'NDRINE - anche i Re Magi sono della ‘Ndrangheta'” è uno spettacolo nato da un'idea di Francesco Forgione, scritto a sei mani con Bartolo Scifo e Pietro Sparacino, per la regia di Pietro Sparacino. È realizzato nell'ambito del Premio Nazionale ‘Borsellino' ed è dal Premio stesso prodotto: narra, racconta e analizza il fenomeno della ‘ndrangheta dalle sue origini ai giorni nostri utilizzando un linguaggio che mescola ironia, sarcasmo e denuncia. Francesco Forgione, ex presidente della Commissione parlamentare antimafia (sua la prima relazione sulla ‘Ndrangheta) sarà sostenuto sul palco dall'attore siciliano Pietro Sparacino per uno spettacolo leggero, ironico, a tratti sarcastico ma anche rigoroso ed efficace nel suo obiettivo: sintetizzare tutto il sapere che abbiamo sulla mafia calabrese, ormai la più potente.