Migranti: minori sfruttati a Palermo, investigatori '12 euro al giorno e poco cibo'
Palermo, 30 giu. (AdnKronos) - C'era chi lavorava in pizzeria per 50-60 euro a settimana e chi veniva impiegato nelle campagne per 12,50 euro al giorno. Tutti erano, invece, costretti a vivere in condizioni igienico sanitarie precarie con poco cibo e acqua. E' quanto è emerso dall'inchiesta condotta dalla sezione di polizia giudiziaria del Tribunale dei minori cheha portato all'esecuzione di otto misure, firmate dal gip di Palermo, Guglielmo Ferdinando Nicastro, che impongono l'interdizione dall'esercizio di attività nel settore alberghiero e della ristorazione, delle attività agricole e dell'accoglienza dei minori. Le indagini sono scattate dopo una segnalazione sulle precarie e disagiate condizioni di vita in cui vivevano alcuni minori stranieri non accompagnati, ospiti della comunità 'New River' di Borgetto (Palermo), gestita dalla cooperativa sociale 'EsseQuadro'. Grazie anche a intercettazioni telefoniche e le testimonianze dei giovani ospiti della struttura, ascoltati davanti a psicologi e interpreti, gli investigatori hanno ricostruito un grave quadro di sfruttamento. In particolare, due ragazzini di nazionalità nigeriana hanno raccontato di aver costantemente lavorato nella pizzeria La Sorgente, gestita da Vincenzo Alduina e Maria Teresa Lombardo, genero e figlia di Antonio Lombardo, titolare dell'immobile che ospita la 'New River' percependo una paga di 50-60 euro a settimana. Uno dei ragazzi durante il lavoro si sarebbe anche provocato una grave ustione alla mano e sarebbe stato accompagnato al pronto soccorso per le cure del caso solo dopo tempo e "non prima di essere ammonito dal non riferire la verità sull'accaduto" spiegano gli investigatori.