Aggredita Daisy Osakue, l'atleta azzurra: "E' razzismo" Chi è la campionessa 22enne
Moncalieri
Torino, 30 lug. - (Adnkronos) - La campionessa italiana under 23 di lancio del disco, Daisy Osakue, 22enne, nata in Italia da genitori nigeriani, la scorsa notte, è stata aggredita in strada a Moncalieri. La giovane atleta è stata colpita al volto da uova lanciate da un'auto in corsa mentre stava attraversando la strada da sola. Daisy Osakue, subito soccorsa da un gruppo di persone, è stata trasportata all'Ospedale Oftalmico di Torino, dove le è stata riscontrata una lesione della cornea sinistra. Ora dovrà essere operata per rimuovere un frammento di guscio d'uovo. La lesione potrebbe mettere a rischio la partecipazione dell'azzurra alla rassegna continentale di atletica leggera al via il 6 agosto a Berlino. L'atleta 22enne non ha dubbi sul movente dell'aggressione. "E' razzismo", dice ai microfoni di Sky tg24. "E' una zona dove ci sono prostitute di colore, a mio avviso - spiega - credevano fossi una di loro". "Se non fossi stata io ma un'altra ragazza, e se non avessero usato uova ma una pietra? Quando ci renderemo conto che la situazione è inaccettabile?", si chiede la giovane atleta. Sono in corso accertamenti per identificare gli occupanti della macchina. Dalle prime verifiche, compiute dai militari che indagano sull'episodio, l'azione non sarebbe riconducibile a discriminazione razziale. La stessa auto, si apprende ancora dagli investigatori, era già stata segnalata nei giorni scorsi, sempre a Moncalieri, per aver lanciato le uova contro i passanti. Episodi analoghi a quello che ha visto protagonista la giovane atleta di Moncalieri si sarebbero verificati in altre due occasioni, il primo nella notte tra il 14 e il 15 luglio sempre a Moncalieri dove un pensionato ha segnalato il lancio di uova contro la sua abitazione. Il secondo, appena qualche giorno fa, il 25 luglio intorno alle 23.30 quando tre donne mentre uscivano da un ristorante di Moncalieri, sarebbero state colpite al braccio da uova lanciate da un'auto in corsa, che, secondo gli investigatori, potrebbe essere la stessa dell'aggressione della scorsa notte. Raggiunto telefonicamente dall'Adnkronos mentre si trova con la figlia dai carabinieri per chiarire nei dettagli quanto accaduto, Iredia Osakue, papà di Daisy, si dice "molto addolorato". "Per fortuna mia figlia - spiega - ora sta bene, ma non mi che potesse accadere una cosa simile". "Siamo arrivati in Italia dalla Nigeria - racconta - oltre una ventina di anni fa, mia figlia è nata in Italia, e non ci era mai successa una cosa simile. Certo qualche aggressione verbale qualche volta c'è stata, ma come si dice - aggiunge in latino - 'verba volant', alle parole non bisogna dare troppo peso per questo non ho ci ho mai fatto troppo caso". Il presidente della Fidal Alfio Giomi , parlando all'Adnkronos, riferisce: "Ho sentito Daisy Osakue, è una ragazza forte, ha già il morale altissimo ed è concentrata sui prossimi campionati europei, dove speriamo possa essere in gara ma in ogni caso sarà con noi a Berlino". "Tra due giorni - spiega - avrà il check-up dal quale si capirà se potrà, come tutti ci auguriamo, gareggiare e dimostrare le sue grandi qualità". " E' stata un'aggressione vigliacca da parte di questi ragazzi che sono subito scappati - ha aggiunto il numero uno dell'atletica italiana -. Si tratta della peggiore gioventù, è davvero preoccupante, non c'è dubbio che nel nostro Paese ci sia un clima, dal quale dobbiamo uscire al più presto, che non c'era in passato. E' un momento storico difficile". "Se si è trattato di razzismo questo lo dovranno dire eventualmente le forze dell'ordine. Io ci vado con i piedi di piombo, mi limito ad osservare i fatti e a definirlo un episodio di una demenza assoluta, un gesto vigliacco che troverà, ne sono sicuro, unanime condanna da tutte le forze politiche", ha concluso Giomi.