Infortuni: Flai, chiarezza su vicenda bracciante indiano morto a Caserta (2)
(AdnKronos) - "Il sospetto più che fondato - sottolinea Mininni - è che dietro la morte di Narinder vi possa essere una delle tante storie di sfruttamento lavorativo e di riduzione in schiavitù. L'uomo aveva estese scottature sul corpo, e non aveva con sé il cellulare, che probabilmente gli è stato sottratto dai suoi sfruttatori. Per questo auspichiamo che la Procura disponga almeno l'autopsia sul corpo, per fugare ogni dubbio. Anche perchè lo stesso Narinder, prima di morire, ha raccontato che lavorava presso un'azienda agricola e di allevamento di Castel Volturno, dove curava gli animali, in particolari cavalli e vacche". Anche la morte nel 2015 di Paola Clemente, la bracciante tarantina morta nei campi di Andria, rileva Mininni, inizialmente fu trattata come un decesso naturale, ma poi si è capito che l'arrestro cardiaco era stato causato dalle orribili condizioni di lavoro cui era sottoposta ogni giorno. Nei prossimi giorni - conclude Mininni - depositeremo altre informazioni. Bisogna fare chiarezza per ridare dignità a Narinder e a tante persone sfruttate come lui".