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"Genova non si arrende", l'addio alle vittime del ponte Applausi per Mattarella e governo

AdnKronos
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(AdnKronos) - Genova "non si arrende" e si stringe alle famiglie delle vittime del disastro di Ponte Morandi nel giorno del lutto nazionale. A pronunciare queste parole, alla presenza delle più alte cariche istituzionali e del presidente della Repubblica, il Cardinale Angelo Bagnasco, officiante della funzione solenne nel padiglione B della Fiera di Genova dove si sono celebrati i funerali di Stato: decine i familiari, gli amici, i parenti delle vittime, ma anche semplici genovesi nel padiglione per prendere parte alla funzione in un abbraccio collettivo dalla città ai testimoni e protagonisti del disastro di martedì scorso. Prima della cerimonia, l'arrivo di Sergio Mattarella e dei vicepremier Salvini e Di Maio è stato salutato con un lungo applauso.Sotto la volta del padiglione, sul lato ovest, è stato allestito fin da ieri sera l'altare sotto al quale sono stati sistemati i 19 feretri, tra cui la piccola bara bianca di Samuele Robbiano, 9 anni, precipitato dal viadotto e morto, insieme alla mamma e al papà. Un lungo e fragoroso applauso ha accompagnato la lettura dei nomi di tutte le vittime del crollo, mentre una preghiera per i morti di religione islamica dell'Imam di Genova ha concluso la funzione: "Preghiamo per Genova la superba, che saprà rialzarsi con fierezza, la nostra Genova, 'Zena' che in arabo vuol dire 'la bella'". BAGNASCO - "Il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova. La ferità - ha detto il Cardinale Bagnasco nell'omelia pronunciata durante la messa - è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall'Italia, ma anche da molte parti del mondo. Insieme alla preghiera del Santo Padre Francesco - che anche ieri sera, con una telefonata affettuosa, ha voluto manifestarci la sua prossimità - in questi giorni ovunque si innalza a Dio un'onda di preghiera. Genova è nello sguardo del mondo, in un grande abbraccio di commozione, di affetto e di attesa". "Il viadotto - ha continuato Bagnasco - è crollato: esso, com'è noto, non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una via necessaria per la vita quotidiana di molti, un'arteria essenziale per lo sviluppo della Città. Genova però non si arrende: l'anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare. Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi nascosto". "Sappiamo che qualunque parola umana - ha continuato il cardinale -, seppure sincera, è poca cosa di fronte alla tragedia, così come ogni doverosa giustizia nulla può cancellare e restituire. L'iniziale incredulità e poi la dimensione crescente della catastrofe, lo smarrimento generale, il tumulto dei sentimenti, i 'perché' incalzanti, ci hanno fatto toccare ancora una volta e in maniera brutale l'inesorabile fragilità della condizione umana. Ma proprio dentro a questa esperienza, che tutti in qualche modo ha toccato, si intravvede un filo di luce". Durante l'omelia, Bagnasco ha citato il lavoro e la professionalità dei Vigili del Fuoco, ringraziandoli. Un lungo applauso ha accompagnato il passaggio, a braccio, interrompendolo per alcuni minuti. APPLAUSI PER MATTARELLA E GOVERNO - Arrivati intorno alle 11, i due vicepremier Luigi di Maio e Matteo Salvini sono stati accolti all'ingresso da un lungo applauso del pubblico, così come il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il presidente della Camera Roberto Fico. Lungo applauso anche per il capo dello Stato Mattarella, che si è intrattenuto con i parenti delle vittime ai quali si è stretto in un abbraccio. Questa mattina il Presidente della Repubblica, prima di recarsi ai funerali, è stato sul luogo della tragedia per ringraziare Vigili del Fuoco e soccorritori. Il Capo dello Stato ha anche visitato gli ospedali Villa Scassi, San Martino e Galliera per incontrare i feriti. L'AFFETTO PER I VIGILI DEL FUOCO - Accompagnato da un lungo applauso anche l'ingresso dei rappresentanti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che hanno portato il loro saluto ai feretri. I soccorritori, al lavoro da giorni, hanno percorso la parte sottostante l'altare in omaggio alle vittime del disastro, accolti dai familiari e dai presenti con lunghi minuti di applausi e commozione: "Con il lutto nel cuore, il nostro lavoro prosegue", il tweet dei Vigili del Fuoco poco prima dell'inizio dei funerali Alle 11 in punto hanno suonato le sirene del porto, oggi fermo in segno di lutto, per testimoniare la vicinanza della città. PRESENTI VERTICI AUTOSTRADE - A quanto apprende l'Adnkronos ai funerali sono presenti anche Giovanni Castellucci, Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia e il presidente Fabio Cerchiai. IN 19 DICONO 'NO' ALLA CERIMONIA SOLENNE - Sono in tutto 19 le famiglie che hanno scelto le esequie in forma privata, rifiutando le celebrazioni solenni. Tra loro, quelle dei 4 giovani di Torre del Greco scomparsi nella tragedia e i cui funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio. In loro ricordo, oggi alcune foto saranno posizionate al posto delle bare. Marta e Alberto, l'addio nella chiesa dove si dovevano sposare FUNERALI PRIVATI PER L'AUTOTRASPORTATORE - Giornata di lutto cittadino a Casalnuovo, in provincia di Napoli, in concomitanza con la celebrazione dei funerali di Gennaro Sarnataro, casalnuovese morto nel crollo del ponte. Sarnataro era a bordo del suo camion di ritorno a casa quando il ponte è crollato. I funerali si sono tenuti in forma privata questa mattina nella chiesa dell'Addolorata, nella frazione di Tavernanova, avendo i familiari dell'uomo rinunciato ai funerali di Stato a Genova. Il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia, ha proclamato il lutto cittadino evidenziando che "l'intera città è rimasta scossa da questa tragedia che ha colpito la famiglia Sarnataro".

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