Ragusa: arresto banda delle 'spaccate', era il terrore di tutta la provincia (3)
(AdnKronos) - Fondamentale lo studio approfondito delle immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno permesso di ricostruire la dinamica delle spaccate e riconoscere gli autori attraverso dei segni distintivi per ognuno di loro. Dalle intercettazioni telefoniche è stato poi possibile acquisire ulteriori, importantissime, fonti di prova dalle quali emergeva anche la pericolosità degli stessi. Non esitavano davanti a nulla ed erano pronti ad usare violenza contro le vittime, come nel caso di una rapina consumata. In quella occasione Meli, Fidone e Giordanella (quest'ultimo vantandosi con la fidanzata), raccontavano della rapina ai danni di un esercente al quale avevano “spaccato la faccia” e che volevano colpire nuovamente. Le indagini sono terminate solo dopo aver assicurato alla giustizia tutti gli 11 membri della banda. Quando la Polizia di Stato ha depositato le informative di reato alla Procura della Repubblica di Ragusa diretta da Fabio D'Anna, il lavoro svolto dai magistrati "è stato immediato per porre subito un freno all'escalation criminale tanto da arginare subito il gruppo con le misure cautelari di maggio e giugno". I magistrati hanno chiesto di approfondire le indagini su quei fatti reato ancora non analizzati ed a seguito di ulteriori specifiche attività della Squadra Mobile e dei Commissariati, "è stato possibile raggiungere quest'altro importante risultato assicurando gli ultimi membri della banda - dicono dalla Questura - Solo uno di essi era già stato arrestato per questi gravi fatti reato, gli altri ancora erano in stato di libertà". Il titolare delle indagini, Santo Fornasier, ha tempestivamente valutato quanto raccolto dagli investigatori, chiedendo ed ottenendo la misura cautelare a carico di tutti gli indagati. Le catture sono state eseguite dalla Squadra Mobile, diretta da Antonino Ciavola, e dei Commissariati di Comiso e Vittoria. "Era necessario intervenire di notte così da non perdere nessuno dei colpiti dall'ordine di cattura - spiegano dalla Mobile - Uno di loro, l'egiziano Moussa, si era nascosto all'interno dell'abitazione ed è stato trovato a letto con un altro. I due si erano nascosti sotto le coperte fingendo di dormire quando nel contempo i poliziotti avevano fatto irruzione. Moussa stava per fuggire dal tetto ma quando ha sentito arrivare nella stanza i poliziotti si è infilato sotto le coperte insieme ad un altro soggetto non colpito dall'ordine di cattura ma impaurito forse perché temeva di essere coinvolto in altre operazioni di Polizia in quanto pluripregiudicato. Dopo le catture gli indagati sono stati condotti negli Uffici della Squadra Mobile per la notifica della misura cautelare a loro carico.