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Mafia: le mani dei boss sui pascoli dei Nebrodi, 15 misure cautelari

AdnKronos
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Palermo, 19 nov. (AdnKronos) - Sono 15 le ordinanze cautelari emesse dal gip di Caltanissetta ed eseguite stamani dalla Guardia di finanza di Enna nell'ambito dell'operazione 'Nebros II', coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta. Gli indagati sono accusati a vario titolo di turbata libertà degli incanti commessa con l'aggravante del metodo mafioso e abuso d'ufficio. Le indagini, condotte sia con attività tecniche sia attraverso l'analisi di documentazione e accertamenti patrimoniali, hanno consentito di accertare una "vasta infiltrazione della criminalità organizzata" e, in particolare, della famiglia che operava nella zona dei Nebrodi nell'aggiudicazione dei pascoli demaniali del Parco dei Nebrodi con l'obiettivo di ottenere contributi comunitari nel corso degli anni per importi milionari. Le irregolarità rilevate fanno riferimento a una gara pubblica, bandita nel 2015 dall'azienda speciale silvo pastorale del Comune di Troina, finalizzata all'affidamento - mediante licitazione privata con il metodo delle offerte segrete - di sedici lotti da pascolo. "I soggetti destinatari dei provvedimenti restrittivi della libertà personale - spiegano dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Enna - hanno ottenuto l'aggiudicazione mediante la presentazione di offerte segrete con aumento minimo rispetto a quelle fissate a base d'asta dall'azienda silvo pastorale di Troina. Le offerte in parola erano state eseguite generalmente in aumento di un solo euro, indice inequivocabile che le offerte 'segrete fossero state, nella realtà dei fatti, concordate e pianificate a monte, vanificando i meccanismi di regolare concorrenza del mercato, con corrispondente danno per l'ente pubblico concedente".

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