Truffa: occupano frequenze Internet, un arresto e sequestro di 3,5 mln
Milano, 27 nov. (AdnKronos) - La Guardia di finanza di Busto Arsizio (Varese) ha arrestato il legale rappresentante di un Internet service provider operante su scala nazionale e sequestrato 3,5 milioni di euro sui conti correnti aziendali. Le indagini hanno fatto emergere come la società fornisse illegittimamente al pubblico servizi di connessione ad 'internet veloce' tramite tecnologia wireless, occupando frequenze non ancora assegnate dal Ministero dello Sviluppo Economico, procurandosi, accanto ai ricavi derivanti dall'attività lecitamente svolta, un illecito profitto pari alla somma di denaro sottoposta a sequestro. In particolare, "la società, grazie a modem di ultima generazione forniti ai propri abbonati, utilizzava - senza autorizzazione - una banda di frequenza non assegnata a nessun operatore ed era in grado di offrire una connessione internet più veloce. Tale comportamento, non solo ha arrecato danno allo Stato in assenza del pagamento degli oneri di concessione, ma ha consentito all'azienda di ampliare la propria quota di mercato a discapito della concorrenza che agisce in modo lecito sulle bande consentite", spiegano gli investigatori. Nel corso delle indagini è stato accertato che l'impresa, utilizzando illecitamente un sistema informatico di controllo a distanza è riuscita ad eludere i controlli che periodicamente il Ministero dello Sviluppo Economico svolge sull'utilizzo delle bande di frequenza assegnate agli operatori del settore. I sei responsabili (l'arrestato ed altri cinque manager) sono indagati per i reati di truffa ai danni dello Stato pluriaggravata, furto di radiofrequenze non autorizzate pluriaggravato e turbata libertà dell'esercizio di un'industria o di un commercio. Indagata anche la società in base alla legge 231/2001 sulla responsabilità amministrativa.