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Migranti: dirigente Anagrafe, 'Non sono paladino diritti, eseguo ordini Orlando'

AdnKronos
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Palermo, 7 gen - (AdnKronos) (di Manuela Azzarello) - Nessuna volontà di fare "il paladino dei diritti dei migranti. Il sindaco mi ha inviato una disposizione e io sono tenuto ad applicarla". Così Maurizio Pedicone, capoarea del servizio anagrafe del Comune di Palermo, commenta all'Adnkronos il provvedimento che riapre da oggi la possibilità per gli stranieri di presentare le domande per l'iscrizione nel registro anagrafe. Il dirigente del Comune è rientrato questa mattina dalle ferie, ma durante le sue vacanze è stato comunque coinvolto dalla bufera scatenata dalla decisione del sindaco Leoluca Orlando di opporsi al decreto sicurezza voluto dal ministro Matteo Salvini. "Mi ha mandato una disposizione scritta in cui mi chiedeva di sospenderne l'applicazione - dice Pedicone - io non ho fatto altro che girarla, sic et simpliciter, all'ufficio anagrafe. Non c'è né destra, né sinistra, né giallo, né verde. Il sindaco è un organo di governo e il mio compito come dirigente è quello di rispettare le sue disposizioni e di far funzionare l'amministrazione. Ormai tutto è diventato come il calcio: dalla poltrona di casa siamo tutti ct della Nazionale".

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